news

Buongiorno: “Rientro in campo, lavoro per questa data! Il no alla Juve, Napoli e sullo Scudetto…”

Buongiorno: “Rientro in campo, lavoro per questa data! Il no alla Juve, Napoli e sullo Scudetto…” - immagine 1
Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, ha concesso un'intervista ai microfoni de La Stampa. Ecco le sue dichiarazioni, anche sul possibile rientro in campo già in questa stagione.
Marco Astori

Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, ha concesso un'intervista ai microfoni de La Stampa. Ecco le sue dichiarazioni, anche sul possibile rientro in campo già in questa stagione.

NO ALLA JUVE - "C'è stato un interesse vero: mi hanno cercato prima che da Napoli manifestassero la volontà di portarmi qui, ci ho parlato, ma ho parlato, spesso, con me stesso: non potevo tradire la mia storia, sono nato e cresciuto granata. L’ho spiegato a Thiago Motta, per me un grande allenatore. Quando si era fatta viva l’Atalanta, avevo deciso di rimanere al Toro dopo un giro di consultazioni (sorride, ndr) con familiari, amici, conoscenti. Quando si è fatta viva la Juventus ho deciso da solo...".


NAPOLI -  "L'incontro è del tutto casuale, ma scatta subito qualcosa. Lo so, può essere difficile crederlo. Il ct Spalletti ci dà un giorno di riposo prima degli Europei e, così, organizzo una serata in un ristorante di Torino: siamo una decina, il cameriere mi avvicina: 'Ale c’è il tuo nuovo mister nell’altra sala'. Che il Napoli mi volesse non era un mistero, ma, io, era la prima volta che parlavo con Conte. Non è un luogo comune: ti entra nella testa per come lavora, io credo di essere migliorato nella gestione della palla sotto pressione, nel dialogare con i compagni, nel guadagnare metri: ma, prima, bisogna saper difendere, guai a dimenticarselo".

RIENTRO - "Lavoro per la gara con il Cagliari, l’ultima al Maradona. Spalletti si è informato sulle mie condizioni, vedremo se ci sarò con la Norvegia".

SCUDETTO - "Quando abbiamo capito di poter lottare? Napoli-Inter, 1-1: segna Billing, pareggiamo sul finale una partita giocata alla pari, se non meglio. “Allora siamo forti”, ci siamo detti tra di noi".