Il centrocampista ex Juve, ora al Marsiglia, ha parlato del suo ottimo rapporto con Allegri e della possibilità di tornare in Serie A.
Dopo aver lasciato la Juve, Adrien Rabiot pensa a un ritorno in Serie A. Felice della sua avventura al Marsiglia con De Zerbi, il centrocampista non disdegna la possibilità di giocare ancora in Italia, come raccontato a La Gazzetta dello Sport: "Milan? Scegliere Marsiglia senza la Champions non era scontato. Adesso che ci siamo qualificati, sarebbe importante poterla giocare in quello stadio e in quell’ambiente. Con Allegri in realtà ci parlo spesso. Giovanni Rossi, il consigliere di De Zerbi, lavora anche con lui e quando lo chiama mi dice: vieni che ti passo tuo papà. Con Allegri posso parlare di tutto e non solo di calcio. Lo apprezzo molto come persona. Ha una mentalità vincente. Ed è chiaro, se mi chiama io sarò sempre disponibile a parlarci".
Sulla Juve: "C’era un interesse perché si continuasse insieme. Anche Thiago Motta mi aveva chiamato, ma Giuntoli non ha fatto il necessario per convincermi. E non ho avuto la sensazione che volesse costruire qualcosa di importante. Vista la loro stagione caotica, forse ho avuto ragione. Ho amato giocare alla Juve e vivere a Torino, in Italia: è stata una svolta in termini di mentalità e professionalità. Ho ricevuto tantissimo affetto da tutti, nel club e dai tifosi, e ne sono riconoscente. Per questo è stato difficile lasciare una squadra dove mi sentivo importante. Portare la fascia di capitano alla Juventus non è una cosa da niente".
Sulla finale di Champions: "Non c’è stata partita. Tutti qui ci siamo chiesti dove fosse l’Inter che ha eliminato il Barcellona. Forse Lautaro non era al top e solo Thuram si è salvato. Poi il Psg ha fatto una grande partita che premia una grande stagione. Ma perdere 5-0 è umiliante: l’Inter non ha giocato la sua finale".