FIGLI CALCIATORI - "Si, ovvio non è facile per loro, ma hanno un po' questa mentaltià che sono più forti di me, di già. Può aiutare, per il mio ego dico impossibile, ma l'importante è che stanno bene, in salute lo fanno per se stessi, non per me. Vivono una vita diversa dagli altri, perché papà è conosciuto. È stato un giocatore forte, se non il più forte (ride, ndr). Però sto provando di dividere l’Ibra professionista al papà. La vita è più facile, più semplice, perché possono fare più di quello che ho fatto io. Quello che insegno loro è disciplina, rispetto ed indipendenza. Se riescono in questo significa che ho fatto bene il lavoro di papà".
CARATTERE DURO? - “Se mi conosci ho un cuore davvero grande, ed è difficile entrarvi“.
MENTALITÀ - “Cos'ho imparato dalla vita? Per arrivare devi lavorare. Niente è gratis nella vita, e se lavori arrivano le cose”.
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