GESTIONE - "Si poteva fare tanto di più, dopo le partite si può parlare. oggi con un poì più di fortuna potevamo fare anche il 2-0 nel primo tempo".
THEO - "Queste situazioni succedono, non è giusto o non giusto. Theo non fa l'attore, fa il suo gioco e prova a fare il meglio possibile".
RABBIA - "Siamo arrabbiati con noi stessi, l'avversario è stato più forte di noi. Ci siamo ammazzati da soli. Non è che siamo arrabbiati con l'arbitro. È colpa nostra, non ci sono scuse o lamentele. È colpa nostra, dobbiamo guardarci allo specchio".
ESPULSIONI - "Succede in campo, ci sono state partite come ad Empoli in cui abbiamo preso un rosso e non era giusto".
DELUSIONE - "Oggi è una delusione, la Champions era un obiettivo. Prima dell'inizio del campionato volevamo vincere il campionato. La Supercoppa l'abbiamo vinta, manca la Coppa Italia: la storia del club è puntare questi trofei. Poi durante la stagione non vanno le cose sempre come hai pensato. Non eravamo contenti e a gennaio abbiamo fatto queste mosse per migliorare: però non c'è garanzia. Voglio vedere un Milan dominante, da Milan. Quando sono arrivato 4 o 5 anni fa non era il Milan che tutti erano abituati e poi da lì si è cresciuti".
SCUDETTO - "Io ho smesso, ho 42 anni... Ho giocato nella squadra che ha vinto lo Scudetto e posso dire che questa squadra di oggi ha più possibilità di vincere: è il doppio più forte. Abbiamo vinto con quella squadra ma questa come qualità è meglio".
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