MERCATO - “Se ci sono degli interessamenti per dei nostri giocatori è perché sono riconosciuti come forti. Poi l’anno scorso non c’è stato il giusto contesto e non hanno reso al massimo. Ma sono forti: da un lato non c’è bisogno di una rivoluzione, dall'altro lato ci sono tanti interessamenti il che non vuol dire che sono in vendita”.
IBRA - “Preciso, Zlatan non è mai stato tecnicamente nell’organico dell’azienda e c’è stata confusione sul suo ruolo. È stato e rimane una persona molto importante nel contesto del progetto Milan. Il ruolo di Zlatan è a livello di proprietà: se andate sul sito di RedBird lo vedete. Il suo input è sulla parte sportiva, commerciale, istituzionale e di rappresentanza. Una persona che ci ha fatto vincere come giocatore, che ci ha riportato a vincere lo scudetto nel 2022 ma tenete presente che è anche uno che ha giocato dall’Olanda alla Spagna, all’Inghilterra, al Psg, negli Stati Uniti… Ha una ricchezza di competenze e una conoscenza del mondo del calcio molto ampia”.
TARE - “Allora il processo è stato lungo come è giusto che sia in un’azienda normale quando si va a selezionare una persona in un ruolo fondamentale e centrale per il futuro della società. Per i miei canoni è normale. Quello che importa adesso è che sono convinto che abbiamo fatto la scelta giusta e stiamo lavorando tutti nella stessa direzione: questo è ciò che importa, che lavoriamo assieme con un obiettivo comune”.
MAIGNAN - “C’è stato l’interesse di una società inglese, non è stato ritenuto interessante. Mike è un giocatore importante per il Milan ed è stato molto corretto, come è stato corretto il suo agente: c’è stata apertura a questo interesse ma allo stesso tempo non c’è stato da parte loro una forzatura. Del futuro a medio e lungo termine giudicheranno i risultati”.
PULISIC - “Christian ha ancora tre anni di contratto con il Milan: non è una super emergenza. Dal punto di vista della società e della proprietà, è un giocatore molto importante”.
ORGANIZZAZIONE - “Sembra che ci sia una distinzione tra Ds-allenatore e società, è uno sbaglio: vorrei chiarire questa cosa. Non c’è l’anima sportiva e poi tutto il resto, siamo un tutt’uno. Nei momenti di difficoltà saremo come società a supporto e vicini al direttore e all’allenatore”.
ALLEGRI - “Mi ha colpito la conoscenza del Milan, la conoscenza del campionato italiano e il fatto che oggettivamente ha vinto di più in A. Ha entusiasmo, ha una conoscenza del Milan e della società, una grande voglia di fare bene quest’anno. Tare prima di cominciare ha detto che Allegri era l’uomo per ricominciare e per riportare il Milan dove dev’essere”.
MONCADA - “Geoffrey è con il Milan da sette anni, è una risorsa importantissima. È cresciuto e rimane il direttore tecnico: come conosce i calciatori in Francia e tantissimi altri posti, come riesce a identificare talenti in giro per il mondo, ce ne sono pochi. Rimane nel Milan e rimane centrale nel nostro progetto”.
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