AREA SPORTIVA - “Abbiamo cambiato con questa stagione, l'impostazione della nostra area sportiva. Ci siamo resi conto che è importante avere una figura come quella di Igli. Nel corso dei nostri periodi in cui ci siamo conosciuti, abbiamo visto una dinamica in cui assieme potevamo ottenere dei risultati. A livello dell’allenatore quello che abbiamo deciso è di puntare su uno con esperienza, con una storia di vittorie, rendendoci conto che il calcio italiano è particolare e diverso: avere esperienza nel calcio italiano era fondamentale”.
INGAGGI ALTI - “Il calcio è centrale nel progetto di Milan ed è una cosa ovvia perché noi siamo un club di calcio con 125 anni di gloriosa storia. A volte c’è questa confusione di far sembrare il Milan un’altra cosa, di parlare di cose economiche. La centralità del calcio è chiara. All’interno di questa considerazione, ci tengo a dire che tutte le risorse economiche vengono investite con l'obiettivo di creare performance sportive: all’interno di questo ci sono dei paletti, dei parametri. Se spendi troppo a destra, poi non ci arrivi a sinistra. L’obiettivo è arrivare al top della prestazione sportiva ma dobbiamo decidere come allocare le risorse che le riceviamo sia dalla parte sportiva che da quella commerciale”.
MERCATO - “Se ci sono degli interessamenti per dei nostri giocatori è perché sono riconosciuti come forti. Poi l’anno scorso non c’è stato il giusto contesto e non hanno reso al massimo. Ma sono forti: da un lato non c’è bisogno di una rivoluzione, dall'altro lato ci sono tanti interessamenti il che non vuol dire che sono in vendita”.
IBRA - “Preciso, Zlatan non è mai stato tecnicamente nell’organico dell’azienda e c’è stata confusione sul suo ruolo. È stato e rimane una persona molto importante nel contesto del progetto Milan. Il ruolo di Zlatan è a livello di proprietà: se andate sul sito di RedBird lo vedete. Il suo input è sulla parte sportiva, commerciale, istituzionale e di rappresentanza. Una persona che ci ha fatto vincere come giocatore, che ci ha riportato a vincere lo scudetto nel 2022 ma tenete presente che è anche uno che ha giocato dall’Olanda alla Spagna, all’Inghilterra, al Psg, negli Stati Uniti… Ha una ricchezza di competenze e una conoscenza del mondo del calcio molto ampia”.
TARE - “Allora il processo è stato lungo come è giusto che sia in un’azienda normale quando si va a selezionare una persona in un ruolo fondamentale e centrale per il futuro della società. Per i miei canoni è normale. Quello che importa adesso è che sono convinto che abbiamo fatto la scelta giusta e stiamo lavorando tutti nella stessa direzione: questo è ciò che importa, che lavoriamo assieme con un obiettivo comune”.
MAIGNAN - “C’è stato l’interesse di una società inglese, non è stato ritenuto interessante. Mike è un giocatore importante per il Milan ed è stato molto corretto, come è stato corretto il suo agente: c’è stata apertura a questo interesse ma allo stesso tempo non c’è stato da parte loro una forzatura. Del futuro a medio e lungo termine giudicheranno i risultati”.
PULISIC - “Christian ha ancora tre anni di contratto con il Milan: non è una super emergenza. Dal punto di vista della società e della proprietà, è un giocatore molto importante”.
ORGANIZZAZIONE - “Sembra che ci sia una distinzione tra Ds-allenatore e società, è uno sbaglio: vorrei chiarire questa cosa. Non c’è l’anima sportiva e poi tutto il resto, siamo un tutt’uno. Nei momenti di difficoltà saremo come società a supporto e vicini al direttore e all’allenatore”.
ALLEGRI - “Mi ha colpito la conoscenza del Milan, la conoscenza del campionato italiano e il fatto che oggettivamente ha vinto di più in A. Ha entusiasmo, ha una conoscenza del Milan e della società, una grande voglia di fare bene quest’anno. Tare prima di cominciare ha detto che Allegri era l’uomo per ricominciare e per riportare il Milan dove dev’essere”.
MONCADA - “Geoffrey è con il Milan da sette anni, è una risorsa importantissima. È cresciuto e rimane il direttore tecnico: come conosce i calciatori in Francia e tantissimi altri posti, come riesce a identificare talenti in giro per il mondo, ce ne sono pochi. Rimane nel Milan e rimane centrale nel nostro progetto”.
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