IDENTITÀ - "Oggi a tutti piace costruire da dietro. Anche a me piace giocare in ampiezza, ma per questo servono giocatori in grado di farlo. Al Porto avevo un portiere fantastico che lo rendeva possibile, e anche al Milan ne ho uno. In 30 giorni abbiamo giocato nove partite. Non abbiamo avuto tempo per allenarci, il che è estremamente difficile e significa che non riesco a dare la mia identità alla squadra".
VOCI NUOVO ALLENATORE - "Dopo aver vinto la Supercoppa contro l'Inter, abbiamo pareggiato contro il Cagliari con un errore individuale, come capita. Da allora, ogni giorno accostano nuovi allenatori al club. Un allenatore non deve solo capire il calcio. Se conosci solo il calcio, non sai nulla. Per un periodo della mia vita ho dovuto aiutare la mia famiglia dal punto di vista economico. Sono andato ad aiutare un cugino a vendere al mercato. Ero un introverso, ma quel periodo mi ha reso quello che sono oggi. Vivete la vita con passione e tenetevi stretto ogni episodio della vostra vita".
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