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Conceicao: “Pulisic ha un problema da un mese! Reijnders, Leao e cosa chiedo a Felix”

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Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa verso la gara di domani contro la Lazio. Ecco le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa verso la gara di domani contro la Lazio. Ecco le sue dichiarazioni.

REAZIONE - "Come reagire? Vincere, vincere, vincere. È quello che vogliamo noi. Siamo coscienti del momento e di quello che è accaduto, per errori nostri o per cose non possiamo controllare. Il risultato è stato negativo, dobbiamo lavorare su quello che possiamo controllare. Dobbiamo portare risultati, non c'è altra strada".


REJINDERS - "Ha fatto gol a Torino e in tutti i momenti della partita è sempre presente. Sta giocando più bassa ma ha libertà di inserirsi, lui si inserisce tante volte. Tutti possono dare di più, ma anche io".

PULISIC - "Il giorno della partita contro il Bologna il dottore mi ha detto che non poteva cominciare la partita e io avevo preparato la partita con lui nella formazione titolare. Ho dovuto prendere altre decisioni, con Musah a destra e Felix in campo che non doveva cominciare. Da un mese ha un problema che deve gestire, lo si vede che non è al 100%".

FELIX - "Lui è molto bravo tra le linee, secondo me delle volte per la voglia di toccare il pallone si sposta in zone dove non deve. Abbiamo bisogno di una seconda punta e non di un centrocampista. Ci stiamo lavorano e lo stiamo correggendo. Lui lo accetta. Lui deve essere più decisivo perché le qualità per esserlo. Non deve trovarsi lontano dalla porta come ore. Deve cercare sempre l'assist o un tiro in porta per fare la differenza in questi momento".

LEAO - "Gioca a palla lunga? Lui forse non si è spiegato bene. Era un momento del gioco in cui dobbiamo sfruttare lo spazio che si crea con le marcature uno contro uno. Così è nato il gol di Leao contro il Bologna. Lui ha parlato di un momento su cui avevamo lavorato. Non vogliamo solo quello con la palla lunga, lui ha parlato di un momento specifico".

MODULO - "Probabilmente giocherò qualche partita in altro modo ma dobbiamo lavorarci a partire da martedì. Nascerà il Milan di Conceicao? Non sto dicendo quello. Lavorerò su altri sistemi, senza dubbio perché in passato ho usato altri moduli e altre dinamiche in cui giocatori erano a loro agio con e senza palla".

TIFOSI - "La mia angoscia è la stessa dei tifosi, situazioni come lo sfogo di Bologna è legata a questa voglia di vincere".

TROFEI - "È il mio lavoro passare questo e creare questo ambiente nello spogliatoio. Io ci credo veramente. Un titolo che potevamo vincere l'abbiamo vinto. Possiamo anche svalorizzarlo, ma un titolo è importante. Poi c'è ancora la Coppa Italia. Ci sono queste 12 partite da affrontare, essendo un po' diversi a tutti i livelli: tattica, fisica e di testa. Con una mentalità che deve essere al mille per cento dal primo all'ultimo secondo della partita. L'80% dei gol che subiamo succede sempre qualcosa di strano che di solito succede una volta in stagione. Questi momenti passeranno col lavoro", riporta MilanNews.

ORGOGLIO - "Io sono disponibile per lavorare e mettere a nudo questa voglia di vincere, io voglio vincere. Nessuno mi ha dato niente. Ho vinto uno Scudetto in Italia come calciatore, ho vinto come allenatore e ho studiato come allenatore. L'ambiente è grandissimo, la squadra è grandissima ma non siamo ai tempo in cui il Milan aveva la Champions come obiettivo chiaro. Io capisco la mentalità e la fame dei tifosi, che è sempre la stessa. A prescindere da chi è qui a parlare. I giocatori hanno la stessa fame? Ogni persona ha il suo carattere, tutti qua hanno voglia di vincere, altrimenti siamo masochisti".

LAVORO - "Io per la mia esperienza ho chiesto ai ragazzi di lavorare bene, di capire cosa fare negli esercizi e di portarli in partita. Chi ha giocato a Bologna oggi ha fatto recupero. Dobbiamo dare il massimo tutti i giorni per arrivare alla prossima partita, che è sempre la più importante".

BOLOGNA - "Io ho visto cose positive a Bologna, abbiamo preso un gol che secondo me non ci sta. C'è un fallo ma non ci dobbiamo aggrappare a quello perché è un errore che non possiamo controllare. Dopo quel momento non siamo stati all'altezza. Abbiamo bisogno di più leggerezza ed equilibrio. Ci sono stati dei momenti in cui abbiamo avuto l'occasione per tornare in vantaggio. Sul secondo gol la palla uscita ma poi un ragazzo deve controllare sulla rimessa e marcare in area. Ne abbiamo parlato".