LEAO FUORI - "Scelta tecnica o problema fisico? Un po' tutte e due le cose: Rafa non era al meglio, ci sono altri giocatori. Non puntiamo su un giocatore, tutti i giocatori sono importanti. Non bisogna andare su sostituzioni o formazioni perché prendendo due gol così ridicoli qualsiasi squadra soffre".
MUSAH - "Musah aveva il cartellino giallo ed era pericoloso con le ripartenze del Torino. Io dovevo rischiare e ho messo più giocatori offensivi sempre con equilibrio. Per me era importantissimo dare un segnale alla squadra per essere più presenti negli ultimi 30 metri".
TIFOSI - "Hanno ragione, hanno ragione, hanno tutta la ragione del mondo. Non serve dire niente. È contro di noi che siamo qua e non vinciamo: normale che loro abbiamo un'esigenza sempre grande. Non siamo soddisfatti quando arriva la critica sulla dirigenza, o sui calciatori o sullo staff. Noi siamo il Milan e prendiamo le critiche tutti insieme".
CAMBI - "La squadra nella ripresa ha mandato i segnali che volevo, ho messo maggiore peso per provare a vincere. I cambi sono stati fatti per provare a vincere. Oggi gli errori sono troppo evidenti, quasi da circo".
ERRORI - "Mi prendo le responsabilità, sono la faccia della squadra. Poi in spogliatoio tutti devono prendersele: è un discorso che altrimenti possiamo parlare 10 ore...Chi è dentro al Milan deve guardarsi in faccia in spogliatoio. Dobbiamo tornare a casa e pensare all'allenamento, così la strada è più facile".
MOMENTO - "E' frustrante per tutti, per i tifosi e per chi lavora dal mattino alla sera. Dobbiamo accettarlo, lavoriamo su questo: il Toro non ha fatto un tiro nel primo tempo ed è avanti 1-0. Poi abbiamo fatto il pareggio, 30 secondi e c'è il 2-1. Gli errori individuali ci stanno penalizzando tanto. Il 90% degli ultimi gol presi non sono errori forzati, ci sono fasi della stagione in cui ne capitano di tutte. Non è una scusa, ma la verità. Abbiamo creato tante situazioni, Vanja ha salvato anche con la punta dei piedi ed è stato il migliore in campo: vuol dire che abbiamo creato. Poi serve di più, siamo qua per lavorare e per cambiare le cose. Perdere così e con errori non forzati, mette in difficoltà. Volevo dire una cosa con il cuore: la nostra stagione non è finita, siamo qui per ottenere l'obiettivo del quarto posto. Mi alleno e dormo là, saremo competitivi fino alla fine".
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