RIMANERE - “Il mio futuro e rimanere? Non è importante Conceiçao, è importante vincere contro il Venezia e poi quando arriverà la finale saremo contenti di farla. Non è che l’abbiamo già vinta. Io sono lo stesso allenatore di due giorni fa, non è che è tutto bellissimo o tutto brutto. Bisogna trovare equilibrio anche a livello emozionale, non solo di squadra”.
JOVIC - “Jovic sta lavorando benissimo nelle ultime 3-4 settimane, al massimo. Ha perso anche un po’ di kg, era importante. Ci dà quel qualcosina che volevamo per la partita. Non dà riferimenti ai difensori, lavora bene con i centrocampisti. Volevamo che facesse da sponda per poi arrivare nei corridoi laterale. Ho fiducia totale in tutti: in altre partite, con altre caratteristiche, magari giocheranno Abraham o Gimenez. Sta a me scegliere in base alle caratteristiche che uno ha. A Udine ad esempio abbiamo visto che Tammy è entrato e ha dato una risposta importante. Mi dispiace che in campionato quello che prepariamo non viene fuori in partita, ma questa è un’altra cosa”.
PULISIC - “Si è sacrificato per la squadra, ha fatto una bella partita. Dovevamo equilibrare il corridoio centrale, lui e Jovic sono stati importanti su Asllani. Ha corso tanto, ha dato tanto alla squadra. Poi è chiaro, gli manca un po’ di freschezza con la palla ma ci sono equilibri… Quando passiamo più tempo senza palla per i giocatori come Puli diventa più difficile. Ma grandissima fiducia per lui”.
SENSAZIONI - “Come mi sento? Un misto. Io sono un appassionato di questo sport. Soffro un pochettino di più di qualcun altro. Anche in famiglia, porto il calcio in casa e mia moglie non è molto contenta. Ma ora è contenta, magari prima del Venezia sto un po’ più tranquillo. Ma sto con i piedi per terra, non abbiamo vinto niente. Dobbiamo fare un finale di campionato diverso a livello d’immagine, voglio una squadra “squadra”. Ci sono state partite di campionato in cui non ci rivediamo perché abbiamo più qualità di questo che abbiamo dimostrato. Ora sto bene. Un po' più rilassato... Porto i problemi a casa. Dobbiamo trovare questa costanza in questo finale di stagione. L'ho detto ai giocatori: ogni azione che noi avevamo dobbiamo essere focalizzati in tutti i momenti".
SODDISFAZIONE O RIMPIANTI - "Quello che abbiamo dimostrato oggi non siamo riusciti a dimostrarlo più volte in campionato. Se fossimo stati umili, con questo atteggiamento, non dico che in campionato sarebbe stata una passeggiata, ma avremmo fatto qualcosa di diverso. Sono molto contento per i ragazzi. Inter squadra fortissima, ho molto rispetto per loro, merita la semifinale di Champions".
EPISODI - "Delle volte gli episodi girano a nostro favore, le altre volte no. Come l'Atalanta che non aveva passato la metà campo e poi ha segnato su un nostro errore. Dobbiamo trovare questa costanza perché abbiamo giocatori di qualità tecnica, poi bisogna aggiungere anche altro nel calcio".
TIFOSI - "Io voglio abbracciare tutti i giocatori. Ringrazio i tifosi che sono stati mervaigliosi. Hanno tanta pazienza con la squadra. È principalmente per loro questa finale".
ESSERE SQUADRA - "Oggi siamo stati una squadra, non è che le altre volte non lo fossimo ma alla fine uscivano fuori dettagli negativi. Abbiamo preparato bene la partita, con l'umiltà di chi sapeva che affrontava un grandissimo avversario. Ora cerchiamo di continuare così per arrivare a Roma per vincere il secondo titolo stagionale. Quando abbiamo lo spirito giusto, gli episodi favorevoli ci arrivano. Contro l'Atalanta dominavamo poi abbiamo subito il gol che ha cambiato la partita. Stasera grande compattezza fino al gol del vantaggio. Abbiamo continuato, ho detto 2-3 cosine per migliorare la prestazione e i ragazzi l'hanno fatto".
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