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Conceicao: “Eliminazione? La faccia è mia, non di Theo! È un fallimento, su Gimenez fuori…”

Andrea Agostinelli
Il Milan è fuori dalla Champions League. Il commento del tecnico Sergio Conceicao dopo la partita contro il Feyenoord.

Il Milan è fuori dalla Champions League. Ecco il commento del tecnico Sergio Conceicao dopo la partita contro il Feyenoord, le sue parole riprese da MilanNews.

ELIMINAZIONE - "La delusione è grande e siamo tutti arrabbiati perché sapevamo di essere più forti. Abbiamo preparato questa partita per vincerla, non si vedeva un modo in cui ci avrebbero potuto fare gol. Siamo arrabbiati e molto delusi per come è andata questa partita. Di colpe ne abbiamo anche noi, ora dobbiamo pensare al campionato e la Coppa Italia. Dobbiamo essere più forti, lavorare di più.

THEO - "L'episodio di Theo ha cambiato la partita, sino a quel momento non avevano mai tirato in porta. Io ho fatto tanti errori, i miei giocatori fanno errori ma la faccia dell'eliminazione è la mia e non quella di Theo. Io lo conosco da tanto e so che può fare di più. Anche il suo allenatore può fare di più".

GIMENEZ - "Il cambio? Le decisioni sono mie, lui ha avuto un problema quando era arrivato qui e lui ha giocato tanto rischiano di farsi male ancora una volta. Dovevo gestirlo. La squadra in quel momento era un po' più bassa e con Joao Felix poteva ripartire. Le scelte sono mie, se poi non portano i risultati prendo le valigie e mi mandano via. "Avevamo un giocatore in meno eh... Poi c'era da gestire Santi: aveva avuto un problema all'adduttore e bisogna gestirlo. Ho messo Joao Felix davanti che stava bene per provare in ripartenza. Ma comunque stavamo controllando".


MATURITÀ - "Sicuramente c'è da migliorare su tanti punti e anche questo. Alle volte essere forti emotivamente è la cosa principale. Capisco la pressione di questi grandi club e all'interno c'è questro lavoro da fare: all'esterno l'ambiente non aiuta nemmeno i giocatori..."

CAMBI - "Sì ogni allenatore vede la partita a modo suo. Cambiare per cambiare non vale la pena, io devo capire cosa possono dare in quel momento della partita"

FALLIMENTO - "Sicuramente è un fallimento, volevamo arrivare agli ottavi di finale. Questa partita ha dimostrato che siamo più forti dell'avversario e che a decidere sono stati gli episodi, come a Zagabria: espulsione lì, espulsione oggi. Si può dire che l'arbitro sia stato troppo duro, ma noi dovevamo essere più forti a livello mentale. Sono io il responsabile, non Theo. Poi all'interno dello spogliatoio vedremo. Theo ha dato tanto al Milan, io ho fatto tanti errori nella mia carriera. Siamo arrabbiati. Fino al rosso di Theo il Feyenoord non sapeva come arrivare in porta. Siamo delusi e arrabbiati".

ATMOSFERA - "Sono arrivato un mese e mezzo fa, ma mi fanno paragoni con allenatori che erano qui da anni. Non si è lavorato con i titolari, si lavora in pochi con chi fa cose diverse. Abbiamo vinto l'unico trofeo che potevamo vincere, siamo in semifinale di Coppa Italia e in campionato, da quando sono arrivato io, abbiamo fatto 14 punti e il Napoli 15. Non è perfetto. L'atmosfera qui al Milan non è la migliore e l'espulsione lo dimostra: dobbiamo lavorare su questo. Credetemi, non è facile, non è facile".

ATTACCO - "Abbiamo dimostrato anche oggi che potevamo non subire tiri in porta e creare occasioni. Poi c'è stata l'espulsione di Theo. E questo ci lascia veramente arrabbiati e delusi. Sapete meglio di me che dobbiamo cambiare l'ambiente. Non parlo dei tifosi. Per cambiare l'ambiente si deve vincere. Ora c'è la prossima partita a Torino: vincere questa, quella dopo e quella dopo ancora. E pensare alla Coppa Italia".