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Conceicao: “Chi lavora qui deve capire cosa ha fatto bene e cosa no! Rosso Gimenez? Strano che…”

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Il Milan ieri sera ha perso 3-1 contro la Roma. Ecco le parole di Sergio Conceicao a Dazn e in conferenza, come ripreso da Milannews.
Guglielmo Cannavale

Il Milan ieri sera ha perso 3-1 contro la Roma. Ecco le parole di Sergio Conceicao a Dazn e in conferenza, come ripreso da Milannews.

MILAN NERVOSO - “L’ambiente, come capite, non è facile dopo aver perso una finale, dove questa finale ci sono stati episodi e dettagli, ma non solo nella finale, in tutto l’anno, che non sono girati, che sono sempre negativi per noi, per errori nostri o di altri. L’AVAR è lo stesso VAR col Bologna. Contro il Bologna c’è stata la stessa gomitata su Gabbia e il VAR non ha richiamato l’arbitro. E stiamo parlando di un titolo, di una presenza in Europa, non sto dicendo che avremmo vinto con quell’espulsione, ma sono episodi e dettagli che diventano difficili da sostenere. Giocare a Roma una partita difficile ed equilibrata dopo un’espulsione non è facile. Abbiamo cercato di dare il massimo, su questo non c’è niente da dire, nel primo tempo poi la Roma non ha neanche toccato la palla. Ero fiducioso, potevamo anche vincere questa partita. Il secondo gol è ancora da palla inattiva, non si possono prendere gol così. Abbiamo avuto due palle gol con Jovic e Leao per pareggiare, poi prendi il terzo gol per mancanza di benzina dopo quasi una partita intera in 10 contro 11”.


SOCIETÀ - “Non vedo l’ora di chiarirmi? È vero. Ognuno deve ragionare e fare una valutazione su quello che è stato il suo lavoro. Io sono molto esigente con me stesso, sono tutti i giorni a Milanello a lavorare. Valuterò quello che è stato fatto. Prima della partita ho avuto la curiosità di vedere i numeri e da quando sono arrivato qui col mio staff prima della partita eravamo in zona Champions. Non dico che è stata una buona stagione o 5 mesi perfetti, assolutamente. Ma sono state fatte anche cose positive. Abbiamo vinto un titolo, siamo arrivati in una finale dove potevamo fare di più, è vero. Penso che nelle partite chiave siano stati sempre i dettagli o gli errori individuali… A Zagabria un’espulsione, col Feyenoord un’altra espulsione… Sono partite che poi portano un ambiente che già non è facile… Poi con tutti questi episodi. È un anno che non va bene per una squadra storica come il Milan. Ognuno deve valutare il suo lavoro”.

NON SALUTARE SAN SIRO - “Ho sempre vissuto questa professione con passione, alla fine non è che salutare o no… In questo momento è anche difficile… Sono vicino ai miei ragazzi e ai miei giocatori. Per una parola, non ho detto praticamente niente… Solo di rispettare i giocatori che erano in campo a dare tutto e noi siamo il Milan. Il fallo su Koné sul secondo gol non c’è, mentre il fallo su Sottil in area c’è. È facile da vedere. Sono stato 25 anni nel calcio da professionista. Tutti questi episodi non sono facili. Io sono un appassionato di calcio in maniera molto attiva e mi dispiace non essere vicino ai giocatori. Dopo di salutare o no, penso che siamo tutti in un momento in cui dobbiamo essere ancora uniti come ambiente. Stagione non facile, ma siamo qua anche per prenderci tutte le responsabilità”.

NIENTE EUROPA - "Ho fatto riflessioni fin dal primo giorno, ho guardato i numeri da quando sono arrivato, fin dalla prima partita. Siamo stati in un quartetto di squadre che vuol dire Champions League: ci sono state Roma, Napoli, Inter e noi. È stata una buona stagione? Ovviamente no. E questa è una partita che rappresenta in pieno quello che ho vissuto in questi cinque mesi: tanti episodi negativi, piccoli e grandi. C’è stata l’espulsione di Gimenez. Ci sta? Forse sì. Ho rivisto l’episodio e mi hanno detto che il rosso poteva starci. Ma io ricordo che solo quattro giorni fa, lo stesso VAR non ha richiamato l’arbitro su un episodio identico con Matteo Gabbia. E questo è strano. Il secondo gol nasce da un fallo, che non c’è, su Ricky Sottil che ha c’è un fallo clamoroso. E alla fine anche questi piccoli dettagli fanno la differenza. Mi ricordo alcuni degli episodi più importanti che sono stati di pura interpretazione. Ci sono stati errori individuali, errori dell’allenatore anche, certo. Non è stata una stagione facile. Per rispondere alla domanda: ovviamente un club come il Milan non può restare fuori dall’Europa, non può finire così in classifica. Lo sappiamo tutti. Ognuno di noi, a livello personale e professionale, deve capire cosa ha fatto bene e cosa no, e prendersi le proprie responsabilità".

FALLIMENTO? - "Chi lavora nel Milan deve capire cosa ha fatto di bene e cosa no. Io lo farò. Dobbiamo sederci e parlare cosa sarà il Milan nel futuro. Quali responsabilità ho? Quelle di allenatore. Ci sono cose positive e negative".