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Caos Bologna-Milan, per le Lega si deve giocare: dove, quando e le posizioni dei due club

Alessandro Cosattini
Caos Bologna-Milan, è il caso di dirlo. La Gazzetta dello Sport oggi prova a fare chiarezza sulla situazione dopo quanto accaduto ieri, con importantissime notizie anche in chiave fantacalcio: “Bologna-Milan rinviata, anzi no. Sulla partita...

Caos Bologna-Milan, è il caso di dirlo. La Gazzetta dello Sport oggi prova a fare chiarezza sulla situazione dopo quanto accaduto ieri, con importantissime notizie anche in chiave fantacalcio: "Bologna-Milan rinviata, anzi no. Sulla partita prevista per domani al Dall’Ara alle 18 è caos. Si gioca? E se sì, dove? Con o senza pubblico? La Lega di Serie A ha una risposta a tutte le domande: gara confermata comunque, ma in campo neutro (Como prima scelta) e a porte chiuse, qualora non si potesse giocare al Dall’Ara. Una soluzione che non piace alla società rossoblù, ma per la quale la Lega non ammette repliche. Stamattina è previsto l’incontro tra il sindaco Matteo Lepore e il prefetto Attilio Visconti sulla situazione: l’ultima possibilità per far sì che si giochi a Bologna. Ma andiamo con ordine.

LA RICOSTRUZIONE - Ieri pomeriggio il Comune del capoluogo emiliano dirama una nota ufficiale: «La partita (…) non si giocherà a causa del maltempo. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore, sentiti questore e prefetto, ha firmato un’ordinanza con cui ordina di sospendere la partita. La decisione è stata presa per le previsioni di pioggia e per le attività di ripristino della situazione nel quartiere (Porto-Saragozza) che ospita lo stadio e che è stato quello più colpito dall’alluvione di sabato sera. La partita, motiva l’ordinanza, porterebbe allo stadio 35mila persone creando problemi di ordine pubblico». Per la Lega la gara si deve giocare. L’ordinanza non sarebbe concordata col prefetto, ma frutto di un’iniziativa autonoma del primo cittadino, che si sarebbe avvalso – in maniera interpretativa – della normativa prevista per il Covid in materia di rinvio per esigenze sanitarie. In sostanza, Lepore non ha il potere di annullare una gara di Serie A, compito che spetta all’ente organizzatore, la Lega appunto. Che, però, si trova in una posizione complessa: il calendario è intasato – Bologna e Milan dovranno recuperare una gara di campionato causa Supercoppa a gennaio – e per trovare uno slot libero si andrebbe a febbraio, con tutte le conseguenze del caso sul normale andamento del torneo.

LE POSIZIONI DEI CLUB - Lepore ha evidenziato come nella zona dello stadio siano ancora in corso «intense attività di ripristino della situazione nelle aree pubbliche e nelle proprietà private». Aggiungendo poi: «Dobbiamo dedicare le energie della città e i tanti operatori delle forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la protezione civile a occuparci di quello che l’alluvione ha prodotto. Lo stadio di Bologna è collocato proprio all’interno dell’area maggiormente colpita». Per la Lega l’ipotesi del rinvio non sussiste, anche permanendo l’ordinanza del sindaco. Se il primo cittadino e il prefetto non concedono l’autorizzazione all’utilizzo dello stadio di Bologna, si gioca altrove. E la sede favorita sarebbe il Sinigaglia di Como. Il Milan si aspetta di giocare, in Emilia o a Como. Mentre il Bologna è tra due fuochi. Il Dall’Ara è agibile e su richiesta del club il sindaco può permettere lo svolgimento della gara pure a porte chiuse. Sarebbe una beffa per i rossoblù, che avevano deciso di devolvere il 50% dell’incasso agli alluvionati. Il Bologna fa sapere che si adeguerà alle direttive della Lega. Anche perché altrimenti andrebbe incontro allo 0-3 a tavolino, come previsto dal regolamento. Uno scenario a cui nessuno si augura di dover arrivare", si legge.