A TRE O A QUATTRO DIETRO - "Non è questione di come si gioca, ma delle caratteristiche che avremo. L'importante è mantenere un equilibrio e ordine, poi valuterò in base alle qualità e caratteristiche dei miei ragazzi".
MERCATO - "La società ha fatto un buon lavoro sia in uscita che in entrata, tutti i giorni ci sentiamo con la dirigenza per capire obiettivi e vedere cosa potrà accadere. Adesso però l'importante è la partita che avremo domani sera".
MODRIC - "Parlare tecnicamente di Modric non c'è bisogno di parlarne... Lo dimostra la carriera. Gioca più la palla d'esterno che d'interno e lo fanno in pochi. È un ragazzo con grande umiltà. Non può avere la fisicità di 10 anni, ma insieme lo gestiremo al meglio. Sta molto bene a livello fisico. Dall'inizio? Oggi deciderò se farlo partire dall'inizio o a gara in corso".
LEAO - "Aggiornamenti non ce ne sono, sta bene. Speriamo di vederlo in campo contro il Lecce, altrimenti lo vedremo dopo la sosta".
ADDIO JUVE - "Non è stato male, abbiamo vinto la Coppa Italia nell'ultima partita e tutti sanno cosa ha significato la Juve per me. Sono molto emozionato e felice di tornare in panchina dopo un anno e farlo col Milan, speriamo di non fare troppi danni (ride, ndr)".
SAN SIRO - "Dovremo esser bravi noi a caricarli grazie alle vittorie e partite, se faremo così lo stadio ci darà una mano sicuramente".
RESPONSABILITÀ - "Non è che se c'è Allegri allora il Milan vince in automatico. Nelle grandi squadre non conta allenatore o giocatore, conta la storia del club e quando sei qui devi sentire addosso la responsabilità di lavorare in un certo modo e non sbagliare. Tutti insieme dovremo lavorare per far sì che il Milan, che è sopra a tutto e a tutti, torni a giocare la Champions il prossimo anno".
DIFENSORE CENTRALE - "Sono contento dei giocatori che ho a disposizione, abbiamo Tomori e De Winter che possono stare in mezzo, ma anche altri come Pavlovic e Athekame che hanno altre caratteristiche. I campionati, nove volte su dieci li decidono quelli che entrano dalla panchina".
BONIFACE - “Per quanto riguarda Boniface non è del Milan, parlerò quando sarà tesserato".
IBRAHIMOVIC - "È un rapporto diverso rispetto a quello che avevamo tra calciatore e allenatore. Io sono rimasto a fare l’allenatore, lui ha cambiato mestiere: Zlatan è un ragazzo molto intelligente, sta cercando di capire come migliorare in un mestiere molto diverso. È un punto di riferimento, specie per i giocatori".
TRE DAVANTI - "Lo abbiamo sempre fatto, Rafa sta giocando davanti e si è visto anche con Saelemaekers con Pulisic, quindi abbiamo già fatto questa cosa. Ha giocato anche Santi (Gimenez) e abbiamo pure Chukwueze, c'è grande spirito".
LOFTUS E FOFANA - "Loftus-Cheek e Fofana dovranno fare almeno 15 gol in due, è un obiettivo che ho dato e al quale tengo".
DIMOSTRARE - "Bisogna dimostrarlo sul campo, con i fatti. La squadra ha degli ottimi valori, io dico sempre che quello bravo può diventare più bravo ma quello scarso rimane scarso, forse può migliorare un po' ma finisce lì. Qui abbiamo giocatori forti, ma dovremo farlo vedere sul campo a tutti, sarà fondamentale trovare un'alchimia di squadra, poi le dinamiche dell'anno scorso non voglio giudicarle, solo chi era dentro poteva sapere".
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