PULISIC - "Pulisic a mezzo servizio? Sui margini di crescita ne ha ancora, è un ragazzo molto schivo che quando è in campo si trasforma. Davanti alla porta è diabolico, deve trovare ancora la condizione migliore, così come Nkunku che ha migliorato la sua condizione fisica".
NKUNKU - "Deve essere più sereno. È arrivato in un ambiente in cui tutto l'abbiamo voluto. I compagni, l'allenatore e la società hanno piena fiducia in lui. Gli ho detto che deve sorridere un po' di più, se sorride un po' di più le cose andranno bene. Ha ottima tecnica, da qui alla fine dell'anno farà ottime cose. Aveva bisogno di recuperare la condizione fisica, fino a fine ottobre non era in buona condizione fisica. Ha lavorato molto. A Torino il terzo gol lo facciamo perché attacca bene il primo palo e libera Pulisic. Ha qualità tecniche straordinarie, davanti la porta è uno che può fare gol".
INFORTUNATI - "Leao non ci sarà domani ma sicuramente ci sarà in Supercoppa. Fofana è rientrato del tutto, domani resta a casa perché non si è ancora allenato con la squadra ma sta bene. Athekame è convocato, Gimenez invece sta lavorando e speriamo di averlo nel più breve tempo possibile".
GIMENEZ - "Se mi preoccupa stare corto in attacco? Fino a gennaio non può arrivare nessuno, devo trovare soluzioni interne con un gruppo che me le dà, su questo sono sereno, in qualche modo faremo. La società sul mercato poi è vigile, noi oggi pensiamo solo alla partita di domani. Dobbiamo cercare di recuperarlo Gimenez, speriamo. Soprattutto per avere 4 attaccanti tra cui posso scegliere. Soprattutto perché a gennaio abbiamo tante partite in una fase delicata della stagione. Il fatto di recuperare Athekame, Fofana e Leao già riempiamo più la panchina. Ecco perché è importante recuperare Gimenez".
APPROCCIO - "In una stagione ci sono vari fasi. Partivamo bene all'inizio e iniziavamo il secondo tempo facendoci il segno della croce. Ora si è capovolta la situazione. Dobbiamo raggiungere un equilibrio per avere sempre l'approccio giusto. A Torino è stato fatto un bel secondo tempo, però nel primo quarto d'ora abbiamo subito due gol che ci potevano costare i tre punti. Col Sassuolo speriamo di non prendere gol. Domani è la prima alle 12.30, ci avviamo verso le feste... La priorità nostra è di affrontare il Sassuolo con grande ordine, le partite durano 100 minuti. Giochiamo contro una squadra che può fare gol in qualunque momento: la fase difensiva dovrà essere molto molto buona per non dargli la possibilità di esaltare le loro caratteristiche sugli esterni. Volpato e Laurienté nell'uno contro uno e nell'attacco alla profondità sono molto bravi. Partita complica che va portata a casa. Poi dobbiamo affrontare un viaggio in Arabia. Un conto è andarci con tre punti, un altro con una sconfitta...".
CORSA SCUDETTO - "Cosa rende Inter e Napoli favorite? L'anno scorso sono arrivate prima e seconda. Per questo sono le favorite. Il Milan ha cambiato tanti giocatori, sono arrivati giocatori ottimi e stiamo facendo un percorso in cui dobbiamo avere l'ambizione e la convinzione di fare il massimo. Partendo dalla base: il Milan deve tornare a giocare la Champions. Siamo in testa ma mancano ancora tanti punti, l'importante è arrivare a marzo nelle migliori condizioni, come dico sempre".
CRESCITA - "All'inizio non sapevo se potevano recepire o meno perché non li conoscevo. Si sono messi subito tutti a disposizione, l'obiettivo di tutti è di tornare in Champions e non è facile. Stiamo lavorando bene ma bisogna migliorare ancora tanto in alcune fasi della partita, come capire quando l'avversario è in difficoltà e quindi va ucciso. Senza perdere di vista l'obiettivo di domani: bisogna creare i presupposti per vincere".
CLASSIFICA - "Siamo in alto perché non giochiamo la Champions? Io dico solamente che avrei piacere a giocare ogni tre giorni con la Champions. Lavoriamo per questo. Tutte le altre chiacchiere, svantaggio e vantaggio... il vantaggio è avere una squadra forte con una società forte, con un ambiente capace di sostenere a livello mentale una partita ogni tre giorni. La bellezza è quella di giocare la Champions, a me piace questo. Sicuramente una partita ogni tre giorni ti fa preparare peggio le partite, anche se io non credo. Noi stiamo lavorando per giocare la Champions".
JASHARI - "Jashari è cresciuto molto dall'infortunio. Pensare alla partita di giovedì e poi l'eventuale finale. Qual è la partita più vicina? Domani. E domani bisognerà cercare di fare i tre punti. La gestione di Modric? Farò scelte in funzione della partita di domani non della Supercoppa. Poi vedremo chi saranno i vivi, i morti o i feriti. E poi farò le scelte per giovedì".
TORINO - "Non ero tranquillo. Sul 2-0 diciamo un attimino... (ride, ndr). La squadra mi sembrava tranquilla, c'era tanto tempo. Le partite durano tantissimo. Noi contro la Lazio a Roma abbiamo buttato troppe palle, siamo andati dietro alla partita. La Lazio giustamente ha fatto un po' di casotto, noi gli siamo andati dietro. Ma anche un minuto dalla fine devi creare azioni. E in quel momento lì l'abbiamo persa. A Torino invece la squadra è rimasta ordinata. A Torino abbiamo preso l'occasione del rigore e il gol di Zapata: siamo rimasti lucidi in campo. Le partite non vanno sempre come uno pensa, bisogna essere bravi a gestire l'imprevisto. Fino a che l'arbitro non fischia bisogna rimanere in partita. La vittoria ci ha portato tre punti importanti, entusiasmo ed energia. Ma come sanno benissimo i ragazzi più alzi l'asticella e più si assottiglia il margine di errore. Domani dobbiamo alzare ancora di più l'attenzione. Quando c'è troppa energia positiva all'interna poi dopo si possono abbassare le difese immunitarie. E non dobbiamo farle abbassare".
TOMORI - "Momenti di disattenzione? Non ce l'ha Tomori, ce l'abbiamo tutti come squadra. Abbiamo preso 2 gol col Torino, Pisa, Parma, Cremonese... Sono situazioni che vanno migliorate, non possiamo essere sotto di due gol dopo 12 minuti. Capita, ma dobbiamo cercare di non farlo capitare".
GRUPPO - "Ho trovato un gruppo di ragazzi e giocatori che si sono messi in discussione, hanno voglia di migliorare. Hanno capito che hanno un'opportunità grande, quella di giocare nel Milan. Il Milan bisogna saperselo tenere. E come ce lo si tiene? Attraverso la professionalità, passione ed entusiasmo. Perché poi quando si va via è difficile tornare. È un'occasione per tutti di fare qualcosa di importante al Milan e di lasciare scritto qualcosa. I ragazzi l'hanno capito e cercheranno di fare questi. È un gruppo che non si lamenta mai perché ha un obiettivo chiaro. Vogliono tutti il bene del Milan
NATALE - "Cosa ho scritto sulla lettera? A Natale ci dobbiamo allenare, non c'è Babbo Natale. Mi dispiace, abbiamo le partite. Non ho scritto niente perché sono contento dei ragazzi a disposizione. Ho un gruppo straordinario e voglioso. Ma è tutto l'ambiente, la società in primis e tutti quelli a Milanello. Ma non abbiamo ancora fatto niente, dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Dopo la sconfitta a Roma c'è stata una bella reazione silenziosa, a dimostrazione della responsabilità che sentono i giocatori perché siamo usciti dalla Coppa Italia".
CONTRO LE PICCOLE - "Il calcio è illogico. Non ha una logica a volte. Ci sono momenti in cui prendi gol con le piccole e poi li prendi con le grandi. L'importante è analizzare su cosa migliorare senza farci condizionare da queste situazioni. A Torino abbiamo preso due gol evitabili, ma c'è anche casualità in una partita. Non dobbiamo cadere nell'errore di non gestire bene quelle situazioni. A tutti piacerebbe non subire tiri o gol. Si lavora per quello sapendo che ci sono anche gli avversari che fanno gli stessi discorsi nostri".
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