COSTRUZIONE - "La costruzione dal basso serve a creare spazio nella metà campo avversaria. Non me ne faccio niente dei luoghi comuni. Ciò ci ha permesso di fare delle reti. Se poi un errore in situazione di uscita deve mettere in discussione il pensiero…non sono abituato a giudicare col senno di poi. Troppo semplice. Inseguiamo un’idea e la portiamo avanti per perfezionarci. I dettagli sono ripetuti di settimana in settimana, avere tempo e spazio per ragionare. La scelta della giocata è poi situazionale. Se butto la palla di là ce la contendiamo. Chi la piglia la piglia…e poi?”
RAMADANI - "Non penso sia un problema di personalità, bisogna rispettare le caratteristiche dei giocatori. Helgason può arrivare al tiro, Ramadani ci arriva meno. Ci sono centrocampisti con propensione offensiva e difensiva. Dobbiamo fare gol con attaccanti, ali e centrocampisti offensivi. Poi dobbiamo tirare fuori dei gol su palla inattiva. Davanti più o meno il loro lo stanno facendo. Le caratteristiche parlano secondo me. Troverai un mediano che non tira mai, troverai chi non farà nessun inserimento, ognuno ha un suo patrimonio individuale. Oggi però non è un problema da discutere a 8 partite dalla fine del campionato. Semmai se ne parlerà a giugno, questo non ci porta da nessuna parte".
FORMAZIONE - "Banda è a disposizione, la domenica si gioca in 16. Non dipende l’uomo, ma come gioca l’uomo, non esiste più l’undici iniziale. Cinque sostituzioni cambiano la metà della formazione iniziale. La differenza sta nel restare competitivi anche con i cambi”.
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