CAMARDA - "Dico solo una cosa: di Camarda non bisogna tenere conto dell’età. Per me la qualità non ha età".
SALVEZZA - "Io dico sempre che in una corsa sui 200 metri, noi partiamo sempre 50 metri indietro. Questo non vuole dire che non abbiamo ambizione ma significa essere realisti, onesti, e non creare illusioni: salvarsi qui è difficile, eppure in queste ultime tre stagioni ce l’abbiamo sempre fatta. Tra l’altro siamo tra le poche società italiane che hanno come obiettivo la sostenibilità, ma credo che il futuro vada da quella parte".
DI FRANCESCO - "Per me questo è un aspetto relativo: conta la qualità di un allenatore e Di Francesco ce l’ha. Lui desidera rifarsi, la sua voglia e il suo entusiasmo mi hanno spinto a proporlo alla società e poi a condividere con la proprietà questa scelta".
LECCE - "Un Lecce che lotterà con grande intensità, che non mollerà mai. Abbiamo la consapevolezza di partire come ultimi, ma cercheremo di lottare fino alla fine come abbiamo fatto in questi anni".
DORGU - "È una delle tante operazione straordinarie, molto importante per il club".
PASSIONE - "La passione per il mio lavoro, la voglia e l’orgoglio fanno sì che non mi manchino mai gli stimoli. Ora che sono nel mio territorio, la voglia di rendere orgogliosi i nostri tifosi mi spinge a migliorarmi ancora di più".
ALGORITMI - "Io sarò anche della vecchia scuola, sono figlio di un calcio fatto con i gettoni telefonici, però credo di essere sempre al passo con i tempi. E dico che è l’occhio umano che fa sempre la differenza. Gli algoritmi e l’intelligenza artificiale possono essere di aiuto ed è anche giusto ricorrere alla tecnologia. Però il “fiuto” dell’uomo secondo me è ancora indispensabile".
CALCIOMERCATO - "Mi avvalgo di una rete risicata di collaboratori: non mi vergogno di dire che sono solo due, uno per il settore giovanile e l’altro per la prima squadra. Il resto è fatto di conoscenze, di informatori, di relazioni che ho costruito negli anni per valutare e decidere. La Francia ha delle scuole di calcio straordinarie. Per essere sostenibili non puoi andare a comprare nella boutique ma al mercato rionale. La Ligue 2 sembra un mercato rionale come quello danese o slovacco o del Montenegro, ma in realtà non lo è. Qui i costi sono ancora accessibili per una società come la nostra: bisogna soltanto essere bravi a trovare l’oocasione giusta".
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