NUMERI - "Qui in Italia c'è questa fissazione dei numeri, come se contasse solo quanti gol segni. Io non la penso così, è fondamentale che la squadra funzioni e vinca. Eredità di Immobile? Sento molto questa responsabilità. Ma sono al secondo anno, Baroni ha fiducia in me, i tifosi anche. Sarri? Mi ha dato un po' fastidio - ha spiegato Taty, parlando di quando venne rilegato in panchina nonostante le sue buone prestazioni contro Sassuolo e Atalanta un anno fa - però noi calciatori dobbiamo accettare le scelte. Tutti vogliono più spazio, invece conta il bene della squadra. Con Sarri giocavo poco, ma era un allenatore di grande esperienza".
FUTURO - "Sto bene qui e mi piacerebbe restare. Vedremo cosa accadrà in estate", ha aggiunto l'attaccante ex Girona sottolineando ancora che con Baroni c'è grande stima e che si trova bene anche nel giocare in coppia con Dia: "Con lui c'è grande intesa".
MINA E KALULU - Castellanos in campo è noto per il carattere da guerriero. Quest'anno è stato protagonista di due episodi, su tutti, che hanno portato a dei cartellini rossi per gli avversari: uno col Cagliari, con l'espulsione di Mina, e l'altro nell'ultima gara contro la Juventus con Kalulu protagonista in negativo. Faccende di campo, che finisco lì, ha assicurato Taty: "E il calcio moderno: la tecnica non basta, bisogna combattere. Fuori dal campo sono un bravo ragazzo".
BODO - Sulla stagione di Castellanos pesa il rigore sbagliato contro il Bodo/Glimt in Europa League. Un'eliminazione che ha scottato tutto l'ambiente, ma l'attaccante della Lazio non si pente di nulla: "Sì, quel rigore pesa. Mase tornassi indietro lo tirerei di nuovo nonostante i crampi. Era normale assumersi quella responsabilità. Solo, lo calcerei in modo diverso".
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