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Baroni: “Pedro modello, aveva un problema! La crescita di Isaksen e rispondo così sui rimpianti”

Baroni: “Pedro modello, aveva un problema! La crescita di Isaksen e rispondo così sui rimpianti” - immagine 1
A Sky, DAZN, Lazio Style Channel e in conferenza, Marco Baroni commenta il 2-2 ottenuto contro l’Inter: queste le sue parole.
Alessandro Cosattini

A Sky, DAZN, Lazio Style Channel e in conferenza, Marco Baroni commenta il 2-2 ottenuto contro l’Inter. Queste le sue parole: "Grande prestazione. La squadra ha giocato con energia una partita di spessore mentale e fisico. Siamo stati dentro la partita dopo essere andati in svantaggio due volte. L’Inter ha una struttura pazzesca, non è facile arginarli. Ci dispiace perché sotto il profilo del gioco la squadra mi è piaciuta. Adesso dobbiamo recuperare e vincere a tutti i costi l’ultima gara, e poi vediamo. Io credo che le partite sono tutte aperte, compresa la nostra, sarà difficile battere il Lecce. Noi siamo stati senza Vecino, senza Taty. Di queste cose ci si dimentica ma noi dobbiamo ricordarlo perché per noi sono giocatori importanti come Nuno Tavares. Sono giocatori che spostano gli equilibri. La squadra è rimasta sempre comunque competitiva nonostante queste difficoltà".

SENZA RIMPIANTI - “Nella vita quando sai di aver dato tutto hai meno rimpianti e noi dobbiamo continuare a dare tutto anche nell’ultima gara. Questa squadra ha sempre cercato i risultati attraverso un’identità forte. Rimpianti? Non guardiamo sempre gli altri, ma quello che la squadra ha fatto qui, abbiamo fatto un bel calcio e avuto le occasioni migliori. Credo che dobbiamo prendere quello che la squadra ha fatto, come avevo chiesto, gara tecnica e di personalità, giocata così. Faccio veramente i complimenti ai ragazzi, si gioca contro la squadra più forte, in corsa per il campionato e in finale di Champions. Posso solo dire bravi ai ragazzi”.


CLASSIFICA FINALE - “Determinante? Non sento questa pressione, sento la mia verso la squadra perché so come abbiamo lavorato e siamo cresciuti nel tempo, trovando una forte identità. Mi interessa fare più punti possibili, poi faremo i conti. La cosa importante è che la squadra abbia la sua identità e creda in ciò che fa. Dei momenti con dei rimpianti ci sono sempre, ma se la squadra si è espressa così, rimpianti non devi averne”.

INTER - “L’Inter è fortissima, può patire una gara fisica ma non abbiamo fisicità noi. Può patire la pressione, ma siamo oltre 50 partite, abbiamo speso tanto. Dovevamo fare una gara tecnica. Io avevo chiesto questo ai ragazzi e la squadra ha fatto molto bene, serviva più qualità in rifinitura e freddezza sotto porta”.

ISAKSEN - “È cresciuto tantissimo, ho cambiato anche qualcosa perché non avevo alcuni giocatori al top. Faccio i complimenti alla squadra".

ARBITRI - "Valutazione arbitrale? Mi dispiace per l'espulsione mia e di Simone. Lo considero un allenatore pazzesco e sta facendo qualcosa di straordinario. Ho visto tutta la panchina in piedi e ho detto solo che non potevano alzarsi tutti. Secondo me è stato frettoloso, non meritavamo espulsione né io e né Simone. Tra l'altro abbiamo visto la partita insieme fuori".

PEDRO - "Fino all'ultima domenica eravamo il terzo miglior attacco della Serie A. Al di là di questo io non ho fatto nulla di particolare. Pedro era scivolato fuori, l'ho rimesso al centro del progetto. Se alleni un giocatore che dà tutto in allenamento, in partita, è un modello di professionalità, puoi solo metterlo al centro. Ha avuto un problemino al tendine e la sua grandezza è proprio questa, capire che può entrare dopo. È un modello. Sono giocatori che lasciano il seme che serve a tutti gli altri".

QUARTO POSTO COMPLICATO - "Sappiamo e sapevamo di questa difficoltà ma vogliamo finire al meglio e vincere la prossima partita, nel nostro stadio davanti al nostro pubblico, vediamo cosa succede".