KOOP E YILDIZ - "Quando un giocatore è forte, è facile trovargli un ruolo. Ho visto tutti i ragazzi dispiaciuti, quando un allenatore va via è anche responsabilità loro. Li ho visti anche vogliosi e motivati. Sono due giocatori che devono fare gol. Possono fare la differenza. proverò a trovare le posizioni giuste per farli rendere di più".
ALLENATORE - "Nella mia carriera da allenatore ho vissuto abbastanza, all'estero e in Italia. A volte posso essere particolare perché prendo decisioni con il cuore. Si vive il presente, il momento, come nella vita come in questo lavoro. Io qui correi rimanere 10 anni ma faccio il mio lavoro. Faccio oggi allenamento forte, domani uguale. Non possiamo controllare quello che succede nel futuro".
LEADER - "Qualche giocatore l'ho conosciuto solo ieri. Le generazioni sono diverse, prima c'era più personalità ovunque. Va anche detto che si è presa una strada di cambiamento portando tanti giocatori. Questo percorso di crescita si può rallentare. Si è sottovalutato questo, ci sta. Quando sei alla Juve, non frega a nessuno se sei giovane o vecchio. Devi vincere e crescere in fretta. La Juve è un club che fa le cose giuste scegliendo le persone giuste".
CAPITANO - "Tutti devono prendere responsabilità e tutti devono andare nella stessa direzione. Si tratta di costruire un gruppo. Il capitano sarà Locatelli. Poi altri due o tre nomi li faremo in questi giorni. Manu è un ragazzo per bene che ha le doti giuste per fare il capitano".
RIPARTENZA - "Dobbiamo lavorare su tutto, dando un po' di spensieratezza ma anche la cattiveria mentale e dal punto di vista tattico le cose giuste. Non dobbiamo trascurare niente. Dobbiamo andare forte".
MODULO - "La difesa a tre? Ho fatto difesa a tre e a quattro in carriera, pressing a uomo e a zona. È importante, bisogna trovare l'assetto giusto per i giocatori che hai. Ma non fa la differenza. C'è lo spirito, la voglia di sacrifico, è lo stile più che il modulo. È compito dell'allenatore trasmettere queste cose".
KOOPMEINERS - "Viene da una stagione importante, quest'anno ha fatto belle gare e meno belle ma è un giocatore forte. Il mio compito è quello di farlo rendere al massimo. Sono sicuro che lo farà".
ANEDDOTO - "Li ho raccontati ieri a Perin. Ho 20 anni, c’è Zidane nello spogliatoio, devo aspettare per la fisioterapia. È il mio turno, ma arriva Zizou e gli dico di andare lui e mi fa ‘Nono vai te’. Poi un’altra: tolgo le calze, le butto lì e arriva Del Piero e mi dice di non buttarle così, che non mi costava niente. Sono due cose belle di quello che è, dell’umiltà", riporta JuventusNews24.
GRUPPO - "Bisogna mettere la cattiveria giusta ma senza ansia, senza la pressione che ti deve mettere addosso".
ATTACCO - "Io dico sempre che non si deve rinunciare a niente. Io voglio gente che si diverta, io penso che si debba segnare un gol in più. Mi piace attaccare con tanti giocatori ma non mi piace prendere gol. Il lavoro dev'essere completo. Il calcio deve andare nella direzione in cui essere sempre più importante. Non dobbiamo trascurare l'equilibrio".
TIFOSI - "I tifosi sono sempre stati importanti e sono sicuro che sabato ci sarà un bel supporto. I ragazzi ci tengono e partiranno bene, faremo una bella gara. Sarà una partita difficile. Il Genoa è una squadra pericolosa".
KOLO MUANI - "Giocatore fortissimo, non lo devo dire io. Sono contento di averlo, cercheremo di utilizzarlo il meglio possibile"
THURAM - "Ieri ho sentito suo papà, ci siamo parlati e mi ha detto che posso dare uno schiaffo a Khephren se sbaglia. Mi hanno parlato bene di lui. È forte. Un giocatore, umile e si mette a disposizione".
GIOCATORI - "Non si vince solo con il cuore. Ci sono tante cose da fare, tante cose su cui lavorare. I giocatori sono sempre protagonisti, sono loro che devono andare in campo e l'allenatore deve farli rendere al massimo. Si vince facendo le cose giuste".
DNA JUVE - "Ho parlato tanto di questa cosa, non ho molto da aggiungere. Sono stato chiaro da quel punto di vista".
PERCORSO JUVE - "Ho preso tanto perché non è stata gente scarsa, da Lippi a Capello e Ancelotti. È stata una scuola di vita, di tutto. È chiaro che mi hanno costruito quegli anni lì".
CALCI PIAZZATI - "Come mi spiego i pochi gol? Non mi va di commentare quello che è successo prima, io mi metto a lavorare e vedremo. Non sarebbe educato da parte mia. Mi piacciono i calci piazzati, sia in difesa che in attacco".
LIPPI - "È una persona che mi ha portato alla Juve, quando penso a lui penso alla Juventus. Rappresenta tanto di quel modo di fare. Una persona a cui voglio bene".
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