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Tudor: “Come sta Vlahovic! Non sono preoccupato per Muani, su Yildiz, Conceicao e la sconfitta…”

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La Juventus perde 1-0 sul campo del Parma. Queste le parole del tecnico Igor Tudor al termine della partita a DAZN e in conferenza stampa
Andrea Agostinelli

La Juventus perde 1-0 sul campo del Parma. Queste le parole del tecnico Igor Tudor al termine della partita a DAZN e nella conferenza stampa raccolta da TMW.

RITMO - "È mancato un po' di tutto, nel secondo tempo siamo stati poco pericolosi. Nel primo tempo loro sono stati meglio sulle seconde palle, con più agonismo. Abbiamo preso gol su un cross da 40 metri e non si può prendere. Siamo dispiaciuti ma andiamo avanti. Ci sono tanti punti in ballo".


PREPARAZIONE - "Il rinvio? Abbiamo avuto questo problema però non è una scusa, ci si deve adattare. Il Parma sta andando forte con un calcio semplice. Nel secondo tempo meritavamo un gol purtroppo non siamo stati decisivi davanti. Una sconfitta, va accettata e si va avanti".

VLAHOVIC - "Lui e Kolo Muani? La valutazione è che si poteva fare di più, la palla negli ultimi 25 metri bisogna metterla dentro. Se non la metti dentro come oggi rischi di perdere. Dusan ha avuto questo piccolo fastidio".

CATTIVERIA - "Serve cattiveria altrimenti non si vincono le partite. Non si vince con gli schemi, si vince con quello ma soprattuto con altre cose. Se tu non la metti dentro, è inutile. Ci è mancata la concretezza".

YILDIZ E CONCEICAO - "Ci hanno provato, hanno qualità grandi ma non è bastato".

ATTACCANTI - "Io lavoro e scelgo ogni settimana, cerco di far crescere tutti. Abbiamo fatto un mese buono di lavoro, oggi abbiamo provato con le due punte e Nico, ci aspettavamo di più ma per fortuna si gioca subito tra quattro giorni".

CAMBI - "Oggi i subentrati hanno fatto bene. Quando passi così tanto tempo davanti alla porta devi far gol, nella ripresa ai punti meritavamo il pareggio. Dobbiamo accettare il risultato, ci serva da lezione. Si va avanti".

KOLO MUANI - "Non sono preoccupato. Sono felice di allenare lui e Vlahovic, sono giocatori forti. Ci sono periodi così, ogni giocatore fa parte di un gruppo. Non mi piace parlare di singoli, si fanno analisi ma non son mai preoccupato, sempre sul pezzo. Questo deve fare un allenatore, devo tirare fuori il meglio dai giocatori, aiutandoli. Noi vogliamo che gli attaccanti segnino, ma un momento così va accettato".

CLASSIFICA - "Preoccupa? "No, anzi la trovo stimolante. Per creare la mentalità della squadra, fare prestazioni con lo stesso piglio per novanta minuti ci vuole più tempo".

CRESCITA - "In cosa possiamo crescere? Sicuramente sul piano mentale. Siamo una squadra che sente il peso mentale, lo noti negli spogliatoi. Possiamo crescere in cattiveria, avere più italianismo nel giocare, battagliare, non concedere nulla agli altri. Se tu non subisci gol non sbagli".