ZHEGROVA - "Lui aveva avuto l'influenza, ha avuto tre giorni la febbre alta e si è allenato solo ieri mattina. Avevamo l'obbligo di farlo giocare perché non trovavamo sbocchi, lui ha questa miccia accesa per saltare l'uomo, pensavo potesse far meno visto quello che aveva avuto invece ha fatto bene. Nel secondo tempo è cresciuto Thuram e mi è piaciuto moltissimo anche Miretti. E' una vittoria che ci dà maggior fiducia e convinzione. In quella piazzola lì, in quell'uno contro uno nello spigolo dell'area, ho visto in pochissimi avere le qualità che ha lui. E' uno che ha gli occhiali tridimensionali mentre gioca perché vede anche dietro cosa c'è".
YILDIZ E OPENDA - "La partita la cambiano sempre i calciatori con il loro comportamento. Openda è un calciatore da palla in profondità e attacco allo spazio, i centrocampisti non riuscivano ad aver qualità sulla trequarti, quindi era difficile creare qualcosa, soprattutto se ci mancano un po' i numeri del '10'. E Yildiz è il nostro numero 10, deve assumersi le sue responsabilità. Gli voglio bene come a un figlio, so che è quello che può far sterzare la partita da un momento all'altro. Nessuno potrà mai farmi dubitare della sua grandissima disponibilità, della sua personalità e della conoscenza del ruolo importante che ha. Siamo in sintonia. Io posso dirgli le cose e lui deve stare attento. Il Pisa è stato sfortunato con i due pali, si sapeva che sarebbe stata una partita complicata, contro un Pisa che sta bene in campo. Il Pisa deve solo continuare in questa maniera".
MCKENNIE A SINISTRA – "C’era da difendere un po’ su Tourè ma ho messo un po’ in difficoltà tutti… Nel terzo tempo è uno dei più forti di tutti, McKennie sa farlo. Ma non abbiamo acchiappato niente con queste idee. Ci è mancata un po’ di qualità di Openda, di Yildiz nel primo tempo. Siamo stati bene in campo ma nei primi 40′ la partita è stata equilibrata. Ci è mancata la qualità che si è vista nel secondo tempo, avendo avuto più inventiva".
DIFESA A 4 – "Io ormai ho tentato un po’ di dirlo, non c’è più un vero sistema. Ci si passa solo a volta dal sistema che si vuole, è un continuo andare a ricoprire spazi. Non c’è più quell’ordine di sapere come stanno in campo gli altri. Ormai ci vengono addosso tutti, non si può più cominciare in superiorità nella nostra metà campo. Non abbiamo cambiato niente come sistema di gioco, è la partita che ti porta ad avere comportamenti diversi. La Juventus mi è piaciuta, forse di più di quanto tutti sapevano che ci sarebbe stata una partita tosta con la Roma. Riuscire a vedere le stesse cose oggi è da grandi calciatori".
CALO - "Chiaro che dall'inizio non potevo fare diversamente per le situazioni contingenti di questa settimana, Koopmeiners non si è trovato benissimo. Però poi siamo stati in campo senza soffrire, mentre sul finire del primo tempo e l'inizio del secondo abbiamo subito la tenacia del Pisa che è stato sfortunato sui due legni. Penso che il nostro peggioramento sia dovuto anche alla buonissima partita fatta dal Pisa, anche l'Inter ha sofferto qui per 70 minuti. Probabilmente il Pisa non è fortunatissimo nei dettagli. Noi siamo una buona squadra però dobbiamo anche farlo vedere e non solo dirlo, nel primo tempo siamo stati sotto il livello in troppi elementi".
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