COME USCIRNE - "Secondo me possiamo fare meglio di oggi, gli abbiamo dato un numero incredibile di palloni. Se non la guidi tu, ti trovi a fare il passeggero degli altri che prendono delle decisioni e tu ti devi adeguare. Ogni palla inattiva loro fanno un blocco, non siamo riusciti a trovare le contromisure. Basta parlarsi e mettersi a posto in quel caso. Magari gliel'abbiamo fatta mettere un po' troppo comoda, però sono tutte decisioni che vanno prese al momento e danno il risultato in base alla decisione che prendi".
RITORNO AL MARADONA - "Emozione? Sì, quando cantano queste canzoni che conosco ormai a memoria diventa uno spettacolo unico. Mi emoziono facilmente, ma poi torno subito concentrato. A Napoli torno spesso, anche senza farlo sapere. Ho tanti amici qui. Quella storia resterà per sempre: non solo per il risultato, ma per il valore economico riportato nelle casse del club, che ha permesso di ricostruire una squadra fortissima".
PRESTAZIONE - "Abbiamo fatto meno di quanto avremmo potuto. In alcuni momenti sono riemerse le stesse esitazioni nella gestione del pallone, sia in avvio sia dopo il pareggio. Abbiamo provato a schierare due giocatori rapidi davanti, ma l’andamento è stato quello dell’intera partita: c’erano situazioni da sfruttare meglio e non siamo riusciti a portare la gara sui binari che volevamo. Abbiamo perso troppi palloni banali e non sfruttato la superiorità numerica in mezzo al campo. Nella ripresa meglio con David, ma ci siamo sbilanciati lasciando la difesa troppo esposta. Nel 3 contro 3 loro sono fortissimi: hanno fisicità e velocità. Abbiamo provato a essere più incisivi, ma siamo mancati in determinazione".
SCELTA INIZIALE - "L’idea era farli giocare tra i loro tre difensori, avendo un centrocampista in più per gestire l’eventuale pressing uomo su uomo. Yildiz, schierato centrale, aveva sempre l’uomo alle spalle e non è riuscito a esprimersi come può — e noi non siamo stati bravi a metterlo nelle condizioni giuste".
YILDIZ - "Il cambio? Una settimana fa mi chiedevate se avrebbe dovuto riposare. Ho inserito Openda, pagato 45-50 milioni: deve dare di più anche lui. Ha segnato e può offrirci tanto, ma se la squadra ha bisogno di quelle vampate e intuizioni, anche lui deve aumentare il contributo. Dipendenti da Yildiz? Secondo me no, Yildiz fa bene tante cose, come gli altri ha sbagliato anche lui dei palloni facili stasera per cui bisogna alzare il livello complessivo di squadra. Yildiz-dipendente è una cosa che piace un po' fare al mondo giornalistico, al mondo professionistico di squadra e di club, essere dipendente di un solo calciatore se poi quello lì ti viene a mancare, va un po' rifiutato anche se poi fosse vera".
KOOPMEINERS - "Braccetto scelta obbligata? Sì, quando si hanno fuori tre difensori da mesi non ci sono alternative. Koopmeiners sta facendo bene: sa costruire, sa imbucare, mi convince. È chiaro che contro giocatori forti nell’uno contro uno possa andare in difficoltà, ma non ho altre soluzioni con Gatti, Rugani e Bremer indisponibili".
ZHEGROVA - "Nessun problema personale, ma viene da un lungo stop. È un giocatore devastante negli ultimi 15 metri, però questa settimana ha accusato fastidi ed è rimasto fuori dagli allenamenti. Serve tempo per riportarlo a ritmi alti: vorrei usarlo di più, ma deve ritrovare condizione".
PROBLEMA DEL GOL - "Serve sistemare i comportamenti in tutto il campo, non solo nell’ultimo passaggio o davanti alla porta".
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