ADDIO A TORINO - “Non potevo continuare a portare i miei figli a scuola passando ogni giorno davanti allo stadio e al centro di allenamento sapendo che non avrei potuto riprendere per molto tempo. E i miei figli mi chiedevano sempre quando sarei tornato a giocare e quando sarebbero potuti tornare a vedermi allo stadio”.
SOFFERENZA - “Tentativo di estorsione da mio fratello? Sono cose tristi, perché si tratta di persone con cui sono cresciuto. Con mio fratello siamo in contatto, non come prima, ma ci siamo parlati. Il legame resta, ma pure la cicatrice. Andiamo avanti e vedremo con il tempo. Spero che la famiglia rimanga unita”.
MONACO - “Sono mentalmente e fisicamente pronto e non vedo l'ora di riprendere, a 32 anni, come se fossi ancora un ragazzino”.
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