Edon Zhegrova ora è “Mister Zeppetta”, almeno così lo ha definito Luciano Spalletti: lui pare aver gradito, ringraziando il suo allenatore. Ecco il punto della Gazzetta dello Sport sul giocatore: "Spalletti nella rosa ereditata alla Juve lo ha trovato come un oggetto smarrito nello spogliatoio e in poco tempo lo ha trasformato in arma letale, pur dovendolo gestire dal punto di vista fisico. Zhegrova soffre di pubalgia, tanto da essersi fermato per molto tempo prima del suo arrivo a Torino. Un problema che il classe 1999 deve gestire ancora, rischiando l'infortunio quando prova ad alzare troppo i giri del motore. Spalletti nell’ultima occasione è rimasto pure sorpreso dal rendimento del giocatore, che serviva come l’aria per strappare una gara che il Pisa stava riuscendo a portare dalla propria parte: l’attaccante ha cambiato marcia alla Juve e ha retto per 35 minuti ad alto livello, aggiungendo un’imprevedibilità preziosa. È stato il migliore in campo. Il calciatore ha fatto un lavoro specifico per aumentare il proprio minutaggio dalla metà di ottobre, grazie a un programma condiviso da diverse aree che lavorano a supporto dello staff tecnico.

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Gazzetta – Zhegrova, svelato il piano ad hoc per arrivare al top: così vuole convincere Juve e Spalletti
Nei primi mesi a Torino, Edon si è concentrato per il 70% della sua attività quotidiana sul lavoro fisioterapico e per il 30% rimanente si è messo a disposizione dell’area performance: la tendenza è stata ribaltata nelle ultime settimane come da programma, pur avendo continuato a sostenere un lavoro di forza con l'intento di potenziare soprattutto la parte bassa degli addominali e i glutei, così da mettere in sicurezza quelle parti a rischio per un giocatore scattante ed esplosivo come lui. La condizione fisica del calciatore viene considerata adesso al 75%: insomma, il meglio deve ancora arrivare. Oltre ad aver mostrato una grande voglia di tornare ai suoi livelli, Zhegrova si è presentato a Torino mostrando l’ottimismo necessario per affrontare il lungo periodo di recupero: il calciatore si è sottoposto ai carichi di lavoro con la giusta mentalità, senza patire il sacrificio necessario. Viene segnalato ottimista per natura, ma è con la costanza nel lavoro che fin qui ha fatto la differenza per migliorare la condizione. Ora l’obiettivo è portarlo a giocare fino a 3 partite alla settimana", si legge.
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