Giornata di analisi in casa Juventus dopo il pesantissimo ko di Firenze, arrivato dopo quello contro l’Atalanta. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, “a caldo Cristiano Giuntoli ha confermato Thiago Motta e lo stesso allenatore, dopo...
Giornata di analisi in casa Juventus dopo il pesantissimo ko di Firenze, arrivato dopo quello contro l’Atalanta. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, “a caldo Cristiano Giuntoli ha confermato Thiago Motta e lo stesso allenatore, dopo essersi dichiarato responsabile della disfatta, ha rilanciato sulla convinzione di essere l'uomo giusto per trovare la soluzione ai problemi. Inevitabile, adesso, il confronto tra allenatore e dirigenza per porre rimedio alle difficoltà e tracciare il percorso che dovrà garantire l'obiettivo principale della Champions League.
INCONTRO A PRANZO - Il solito confronto quotidiano tra le parti stavolta è stato più lungo. Dialogo aperto all'ora di pranzo e sostanzialmente basato sul tema in cui lo stesso Cristiano Giuntoli ha focalizzato l'attenzione nell'immediato post match del Franchi: la perdita di equilibrio difensivo. La Juve, che aveva la miglior difesa del campionato pur avendo dovuto assorbire delle assenze pesanti (soprattutto quella di Bremer), negli ultimi 180 minuti ha subito 7 gol, rischiando di poterne prendere anche di più. In questo senso, l'allenatore ha dato anche le sue spiegazioni circa la scelta di schierare a Firenze una linea difensiva con due giocatori reduci da un infortunio lungo (Veiga e Kalulu) e rinunciare a Gatti, che è stato riferimento del reparto negli ultimi mesi. Ma al netto delle scelte sui singoli, il crollo in fase difensiva riguarda tutti, a partire dagli attaccanti e passando dai centrocampisti: Giuntoli nel pre match di Fiorentina-Juve aveva chiesto alla squadra di mostrare convinzione nel risollevarsi dalla brutta caduta con l'Atalanta, la risposta non è stata adeguata e Thiago Motta è il primo responsabile della mancata reazione. Il segnale più brutto è arrivato dalla riaggressione della palla sterile e confusa, soprattutto perché è uno dei principi di base dell'allenatore.
NON RISCHIA L'ESONERO OGGI - La scorsa settimana l'allenatore ha avuto un contatto con John Elkann, che gli ha rinnovato la fiducia e soprattutto la vicinanza nel momento difficile. Thiago Motta è consapevole della responsabilità che ha nei confronti della proprietà ma anche abbastanza navigato per comprendere che è dai risultati che dipenderà qualsiasi scenario del suo futuro alla Juventus. Oggi non è a rischio esonero: glielo hanno ribadito chiaramente sia Giuntoli sia Scanavino, in un confronto che è stato basato sul dialogo e non sull'accusa, segno che quel "ne usciremo tutti insieme" è una convinzione reale e non una frase fatta. Ma da Motta ci si aspetta un cambio di passo netto da qui alle prossime gare, così da giungere a fine stagione dentro alle prime quattro posizioni: l'obiettivo principale che il club ritiene assolutamente alla portata degli investimenti fatti sulla rosa che ha a disposizione. Dal punto di vista tecnico-tattico, l'allenatore dovrà ritrovare le condizioni per presentare una squadra più solida. Ma è sul livello mentale che dovrà fare decisamente di più, entrando maggiormente in empatia con i giocatori - attraverso il dialogo e la disponibilità a un confronto sano - affinché la Juve non dia mai più la percezione di essere una squadra senza anima e senza cuore”, si legge.