Gazzetta: “Ecco le possibili novità di formazione di Tudor: tra Gatti, Kolo Muani e Koopmeiners…”

Igor Tudor è il nuovo allenatore della Juve e secondo La Gazzetta dello Sport sta pensando a queste novità tattiche: “Primo nodo: con quanti uomini in difesa? Lui preferisce la linea a tre e le risposte delle sedute allo Juventus Training Center gli faranno capire se potrà cominciare a inserirla sin da subito. Nonostante i limiti in fase di impostazione, Federico Gatti è il candidato principale a guidarla dal centro, con Pierre Kalulu alla sua destra e Renato Veiga a sinistra. Di solito Tudor si schiera con un 3-4-2-1, ma lo ha spesso variato in un 3-4-1-2 in base agli uomini a disposizione. Cambia poco: Dusan Vlahovic - in gol ieri sera con la Serbia - rivedrà molto più spesso il campo e lo farà anche in coabitazione con Randal Kolo Muani, o al suo fianco oppure qualche metro più indietro. Un ruolo centrale lo avrà anche Kenan Yildiz, pronto finalmente a sfruttare più spazi sulla trequarti per sprigionare il suo talento lasciando il dubbio ai difensori avversari sulla direzione dei suoi dribbling: potrà accentrarsi e puntare la porta o scappare allargandosi per creare spazio in favore dei compagni. Occhio però a Teun Koopmeiners, che potrà essere un jolly nella Juventus delle ultime nove giornate di Serie A e del Mondiale per Club: l’olandese può giocare in mediana, ma anche trequartista, posizionandosi più vicino alla porta avversaria e agli attaccanti di riferimento. Il nuovo allenatore chiederà sacrificio a tutti e una decisa svolta nell’atteggiamento troppe volte compassato e sfiduciato in questa stagione, ma in particolare lo chiederà agli esterni. Quasi tutti quelli in rosa, da Nico Gonzalez a Francisco Conceiçao e Samuel Mbangula, sembrano fatti su misura per essere ali di un tridente offensivo: servirà un enorme spirito di adattamento per battere tutta la corsia, compito che per caratteristiche sembra più adatto a fare sia Timothy Weah che Andrea Cambiaso, ammesso che stia meglio rispetto alla scorsa settimana”.