Il Corriere dello Sport analizza così la sconfitta di ieri della Juve in amichevole contro il Norimberga: “La Juve sta cambiando e le rivoluzioni richiedono tempo. Il sistema di partenza scelto dal tecnico italobrasiliano è il 4-2-3-1, con Di Gregorio che inaugura la nuova era tra i pali (e risponde subito al meglio su Schleimer e Hofman) e Khephren Thuram, autore di un paio di percussioni ma ancora poco brillante, che compone la cerniera di centrocampo con Locatelli. La squadra guidata dall’ex laziale Miro Klose imprime subito un ritmo alto che porta al vantaggio di Jander, abile a sfruttare un pasticcio in uscita di Barbieri, ad anticipare Locatelli e a saltare come un birillo Djaló, uno dei più in difficoltà. Il più vivo è Hasa che va vicino al bersaglio su punizione. Nella ripresa Thiago cambia tutti, la Juve cresce e si iniziano a vedere aggressione alta e scambi di posizioni. Due buone chance per Nicolussi e Cambiaso, ispirate dall’interessante Mbangula, la vivacità di Weah che conquista il rigore su iniziativa di Adzic e il promettente esordio di Cabal al centro della difesa. Da archiviare il finale in cui il Norimberga chiude i conti con ampi spazi da sfruttare e qualche leggerezza di troppo della retroguardia juventina”.
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Corriere dello Sport: “Percussioni di Thuram, Di Gregorio, Cabal, Adzic e i primi segnali”
Il Corriere dello Sport analizza così la sconfitta di ieri della Juve in amichevole contro il Norimberga: “La Juve sta cambiando e le rivoluzioni richiedono tempo. Il sistema di partenza scelto dal tecnico italobrasiliano è il 4-2-3-1, con Di...
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