sosfanta squadra inter Chivu: “Vi spiego il cambio di Lautaro, non era al 100%! Bonny, Akanji e Pio quando è entrato…”

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Chivu: “Vi spiego il cambio di Lautaro, non era al 100%! Bonny, Akanji e Pio quando è entrato…”

Chivu: “Vi spiego il cambio di Lautaro, non era al 100%! Bonny, Akanji e Pio quando è entrato…” - immagine 1
L'allenatore dell'Inter Cristian Chivu ha parlato così in conferenza stampa, a Dazn e a Sky dopo la vittoria per 1-0 contro la Roma.
Guglielmo Cannavale

L'allenatore dell'Inter Cristian Chivu ha parlato così in conferenza stampa, a Dazn e a Sky dopo la vittoria per 1-0 contro la Roma.

CRESCITA - "Tutto merito di questi ragazzi che si sono calati subito in questa realtà di questo campionato. Hanno lasciato alle spalle le delusioni, si sono rimessi in gioco e lavorano tanto per continuare a far vedere che è una squadra forte che può lottare e competere in tutte le competizioni. Di cosa vado più orgoglioso? Sono fiero di come stanno lavorando e si preparano mentalmente ad affrontare certe partite. Trovare l'umiltà giusta nel fare determinate cose, sono fiero di loro. La partita dopo la sosta è sempre una incognita e bisogna avere la giusta preoccupazione per il loro riposo. A Roma non è mai semplice, è una squadra allenata bene, è una squadra forte, all'Olimpico con tutto questo tifo non sarà mai facile per nessuno", riporta FcInter1908.


CAMBIO DI LAUTARO - "Un po' la sua disponibilità e i suoi sforzi, ha fatto un solo allenamento: aveva un raffreddore forte. Ma da capitano vero si è messo a disposizione del gruppo e ha cercato di fare il massimo e dare quello che abbiamo sempre richiesto, essere ognuno la propria miglior versione. Lui si è calato con umiltà e sacrificio, i frutti si vedono perché ha iniziato a segnare e a trascinare il gruppo anche fuori dal campo".

BONNY ED ESPOSITO - "Vicini ai titolari? Questo è un giudizio che dovete dare voi, io l'ho dato dall'inizio. Sono contento per Bonny, così come per Lautaro, tornato che non stava neanche tanto bene, con un raffreddore forte. Si è messo subito a disposizione del gruppo, consapevole di non essere al 100%. Pio ha capito i momenti di difficoltà della squadra, l'ho visto anche mezzala. I ragazzi hanno l'umiltà giusta nel lasciare a parte il loro ego e mettere tutto a disposizione del gruppo".

AKANJI - "Non mi piace mai parlare di un singolo giocatore. Non devo esaltarlo, tutti sappiamo cosa rappresenta nel calcio e cosa ha fatto nel passato. Per questo gruppo sono importanti anche gli altri. Danno esperienza, ambizione e motivazione a tutto il gruppo. Mi fa piacere avere dei campioni che sono esempio per tutti".

LA GARA - "Oggi nel primo tempo abbiamo speso tanto e venivamo da un allenamento fatto insieme. Andare a pressare una squadra come la Roma non è mai semplice perché ti puoi esporre per vie centrali. Finché abbiamo avuto energie lo abbiamo fatto bene, poi nel secondo tempo siamo calati un po' fisicamente e la loro bravura ci ha costretto ad abbassarsi, ma siamo stati bravi a soffrire. Mi aspettavo il calo fisico del secondo tempo, molti erano stati in nazionale e avevano fatto soltanto un allenamento ieri. Abbiamo fatto di tutto per portare a casa il risultato: sono contento per loro, perché si allenano seriamente, fanno sacrifici e se lo meritano. Ha lavorato sodo la squadra per mettersi alle spalle le delusioni dell'anno scorso".

ABBRACCIO FINALE - "Mi sono capitati sulla strada mentre andavano a gesteggiare (ride, ndr). C'è la consapevolezza di aver ottenuto un risultato importante: sono le solite partite che indirizzano il cammino della squadra. Hanno capito che era importante, torniamo a casa più contenti di prima".

MILAN-FIORENTINA - "Domani NFL e non Milan-Fiorentina? La Red Zone non la manco: potrei anche scegliere perché ho un tablet e una tv, devo scegliere dove guardarle ma le guardo tutte e due volentieri. Dipende da quello che dicono mia moglie e mia figlia".

NAPOLI - "Sono titoli per i giornali di questa settimana. Io penso a ciò che dobbiamo fare, senza guardare altre parti. Abbiamo i nostri problemi da risolvere. Abbiamo intrapreso una strada in cui sappiamo quanto sia difficile e faticoso mantenere strisce e ribattere colpo su colpo. Non guardiamo la classifica, né le altre".