sosfanta squadra inter Chivu: “Pio Esposito e Leoni? Il futuro della Nazionale, tanta roba! Così vedo Calhanoglu, il modulo…”

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Chivu: “Pio Esposito e Leoni? Il futuro della Nazionale, tanta roba! Così vedo Calhanoglu, il modulo…”

Daniele Burigana
Il nuovo allenatore dell'Inter Cristian Chivu ha aperto la stagione 2025/26 dei nerazzurri con una conferenza stampa di presentazione. Queste le sue parole.

Il nuovo allenatore dell'Inter Cristian Chivu ha aperto la stagione 2025/26 dei nerazzurri con una conferenza stampa di presentazione. Queste le sue parole riportate da FcInter1908.

SPIRITO GIUSTO - "Si riparte con lo spirito giusto, vogliamo essere competitivi. Le aspettative sono le solite, sempre di dare identità, mantenere lealtà, passione ed essere competitivi".

GRUPPO - "Questione Calhanoglu risolta dal gruppo? È la testimonianza di quello che ha fatto il gruppo in questi ultimi anni. Una squadra vincente deve avere un gruppo forte e solido, consapevole di quello che può dare. L'Inter ha vinto e ha lottato per vincere per anni, ha fatto 3 finali europei".

MODULO - "3-4-2-1? Sono solo numeri. Sono i principi che contano. Vogliamo essere aggressivi e verticali. E vogliamo mantenere equilibrio".


SCUDETTO - "Non vogliamo rivincite del passato, noi guardiamo al presente e a quello che vogliamo costruire per il futuro. Questa società è sempre rimasta ai vertici, abbiamo l'obbligo di restare ai vertici, al di là dei titoli vinti o non vinti. Noi daremo il massimo per raggiungere gli obiettivi. A parole è tutto semplice, a fatti diventa più difficile. Ma questo gruppo, questa società ha dimostrato nel tempo che è unita e ha voglia di incidere e rimanere ai vertici".

RISPETTO - "Io pretendo e chiedo rispetto per il compagno e rispetto per se stessi e per la società per cui si gioca. Parte tutto da questo, parte tutto dall'integrità e dalla voglia di superare tutto. Anche i momenti di fatica, i momenti non semplici da gestire. Ma questo ha gruppo ha dimostrato che sa farlo, bisogna superare le atrocità".

SLOGAN - "Conte ha detto che devono faticare di più? Non vogliamo copiare nessuno e non vogliamo lanciare slogan. Noi vogliamo lavorare e tornare a essere competitivi".

INTER IBRIDA - "È un'Inter che vuole essere più ibrida e imprevedibile. C'è tanto lavoro da fare ma le basi ci sono. Questi giocatori sanno capire e adattarsi".

TENSIONE AL MONDIALE - "La riunione dopo lo sfogo di Lautaro? È stata una discussione per quanto riguarda cose successe e cose non dette. Sono cose che fanno parte di un gruppo maturo e vincente, che ogni tanto ha bisogno di chiarezza".

CRITICHE - "Siamo un gruppo di adulti, un gruppo maturo. Sappiamo gestire i momenti e sappiamo accettare le critiche. Sappiamo accettare situazioni non comode a livello mentale. Le aspettative erano altissime a maggio, le cose non sono andate come tutti si aspettavano. A livello mentale è ovvio che qualcosa subisci perché c'è tanta amarezza. Il bello del calcio è che arriva la partita successiva e la stagione successiva e si riparte da zero. Bisogna anche accettare quello che si dice in giro ma devono diventare fonte di motivazione. In America la squadra ha cercato di fare il massimo con tanta amarezza e poche energie. La società ci ha fatto capire subito che qui le aspettative sono sempre alte. Ho visto un gruppo voglioso".

MERCATO - "Noi siamo sempre in contatto per stabilire le strategie di mercato, di quello che vorremmo ci fosse in questa squadra. Condividiamo le stesse idee e siamo sempre a delle opportunità che possono avvenire, manca ancora un mese".

PERCORSO - "Siamo consapevoli di cosa rappresenta l'Inter. Le cose sono semplici: si può vincere subito oppure no. E' sempre un percorso e questo va accettato. Questa squadra è stata ai vertici del calcio italiano e mondiale per anni e l'ambizione è questa".

LEONI E PIO ESPOSITO - "A livello umano sono tanta roba tutti e due. Poi saranno il futuro del calcio italiano. Voi come giornalisti ve li godrete a lungo con l'Italia. Per molti anni rappresenteranno la Nazionale italiana di calcio".

RESPONSABILITÀ - "Mi piace la responsabilità che mi è stata data. Io le responsabilità le ho sempre prese e ho sempre cercato di dare il meglio. E' una bella sfida tornare nella società che mi ha dato tanto. Non si tratta solo di questo, si tratta anche di una società ai vertici del calcio mondiale. E' importante e io farò del mio meglio per essere all'altezza e dare qualcosa o far tornare qualcosa alla società che mi ha dato molto in questi anni. Queste sono le mie ambizioni. Voglio dare qualcosa di importante a questa società che è nel mio cuore".

GIOCATORI - "Quanto tempo per vedere l'Inter di Chivu? La differenza la fanno i giocatori. L'allenatore trasmette le idee ma la cosa più importante è quello che il giocatore sa dare in campo. Mai visto un allenatore bravo senza giocatori forti".

CENTROCAMPO - "Intanto è un centrocampo numeroso, ci sono tanti giocatori. Ci sono giocatori anche molto bravi e molto forti. Volete sapere se saranno in due o in tre? Bisogna vederlo strada facendo. In alcune partite saranno in tre, in altre in due. I nomi li sceglieremo in base alle loro prestazioni durante la settimana. In base anche all'avversario. Non ho mai detto che giocheremo con tre punti, ho parlato solo del centrocampo. In passato la base è sempre stata il 3-5-2, poi a volte la costruzione è stata a quattro. A volte il 3-5-2 può diventare 4-2-4 o 4-4-2. Sono cose che hanno poco a che fare con la dinamicità di una partita. Bisogna essere aggressivi e saper destabilizzare. E saper saltare l'uomo. Sono cose importanti. Bisogna vincere i duelli, chi vince i duelli vince le partite. Alleneremo più moduli in questo periodo, cercheremo di essere pronti a cambiare"

CALHANOGLU - "Sono contento che sia tornato sano, che ha lavorato bene quest'estate e di averlo a disposizione. In America era molto amareggiato e deluso per non poter dare una mano alla squadra, si era rifatto male in allenamento. Noi pensavamo di averlo per la seconda partita. In vacanza ha lavorato sodo, anche oggi nel primo allenamento l'ho visto molto bene".

INCIDERE - "Come posso incidere su questa squadra? Con buon senso, cattiveria, incazzatura e sorrisi. Preparare i giocatori al prossimo avversario. Cercherò di capirli, di prepararli. A volte ci si dimentica che si ha a che fare con persone e uomini che hanno dei problemi come tutti. C'è sempre qualcosa nella testa e bisogna capire le loro problematiche e come fare per sistemarle. Io credo molto nella comunicazione".

EX TRIPLETE - "Messaggi dai compagni del Triplete? Mi è stata già fatta questa domanda in America. I messaggi sono sempre gli stessi, mi stanno vicino e sono contenti per me come io sono contento per loro per quello che fanno nella vita dopo il calcio. Ci sosteniamo a vicenda, abbiamo un bel rapporto. Ho rivisto Maicon, Zanetti ci sta sempre vicino".

NON FAVORITI - "Per la prima volta partiamo non da favoriti? Io so solo una via, lavorare e dare il massimo. Capire la cultura del lavoro e poi raccogli quello che semini. Non è giusto parlare di favoriti. Quelle che puntano allo scudetto sono sempre le stesse a parole, poi contano i fatti. Per arrivare al dunque, bisogna pedalare tanto".