ATTACCO - “Cosa cambia per Lautaro giocare con Bonny o Pio? Per me non cambia niente. Sono solo numeri, da fuori magari uno pensa che Bonny sia più simile a Thuram. Per me sono quattro attaccanti compatibili, mischiandoli il rendimento della squadra è uguale. Sono generosi, giocano per la squadra e mettono il gruppo davanti a tutto. Per me non esistono coppie. Hanno dimostrato finora che sanno stare insieme e non si pestano i piedi”.
MILAN-COMO - "Ho imparato di non lamentarmi. Non vedo fantasmi, non vedo sempre le cose negative. E’ uno spreco di energie. Bisogna guardare anche le cose positive. Non sta a me dirlo perché non capiterà a me, ma ho fatto un’amichevole a Bengasi e sono andato. Siamo professionisti, abbiamo il dovere di fare determinate cose. Poi sta a un allenatore e a una società gestire risorse ed energie. Magari impareremo anche a fare cose per il bene della squadra, dandogli qualche giorno in più di riposo. Il miglior allenamento, soprattutto quando si gioca tanto, è sempre il riposo”.
RIVALSA? - “Hanno qualche sassolino da togliersi? Non credo. Non c’è bisogno di parlare di determinate cose. Conte è stato qui cinque anni fa, nel frattempo con Inzaghi si è vinta la seconda stella, si sono fatte due finali di Champions League. Sono passati anni. Non credo qualcuno debba trovare motivazioni in più solo perché si affronta Conte. Siamo l’Inter, rispettiamo quello che siamo diventati negli ultimi anni. Abbiamo la consapevolezza di quello che siamo, di quello che vogliamo essere. Finisce tutto lì. Abbiamo l’ambizione e la voglia di fare una gran stagione. Abbiamo voglia di fare buone prestazioni per portare avanti un progetto e quello che di buono è stato fatto. Tutto si riassume in questo, non in altro”.
LUIS HENRIQUE E DIOUF - “Perché non gioca Luis Henrique? Mi affosso ancora di più e parlo anche di Diouf. Sono due ragazzi che si allenano bene, che stanno cercando di superare il momento attuale. Hanno qualità, margini di crescita, ma dal punto di vista mentale e dell’impatto con il calcio italiano non li reputo ancora pronti. Non vuol dire che non gli abbia dato la possibilità di farlo. Mi prendo sempre la responsabilità del fatto che forse avendo tutte partite ravvicinate ho passato meno tempo con loro ad ascoltarli e a spiegargli determinate cose. Ma per impegno sono giocatori validi, riusciranno a sbloccarsi anche dal punto di vista mentale. Hanno qualità e la fanno vedere tutti i giorni: arriverà anche il loro momento, li vedremo in campo più spesso”.
FARE GOL IN SERIE A - "Sono qui da molti anni, non vedo un problema in questo. Le squadre sono preparate, è vero quello che si dice in giro: gli allenatori preparano le partite in base all'avversario. All'estero ci si preoccupa più dell'evoluzione e del gioco della propria squadra, senza mai andarci contro. Da quel punto di vista ci sono partite in cui si finisce 'tanto a niente', sono più spettacolari, ma non vuol dire che il calcio italiano sia scaduto o sia indietro. Vuol dire che è un modo diverso di interpretare il calcio, sei costretto a farlo perché molti allenatori sono ben preparati".
Scarica l'app gratuita di SOS Fanta per non perderti neanche un aggiornamento con le notifiche push.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/334d6aa229fb1eee19d82e860dad90c9-e1765577904611.jpg)