SITUAZIONE - "Quando ho messo piede qua dentro ho detto qual è la mia preoccupazione. A Genova c'è stato un primo passo. Ma per ottenere i successi ci sono le montagne russe. Oggi non posso pensare più in là del giorno dopo giorno. Le cose si costruiscono così. Per uscire da queste situazioni bisogna essere uniti. Qui siamo tutti una famiglia e in questo momento chiedo al popolo viola di esserci vicino per uscire. Noi dobbiamo essere i trascinatori di tutto questo. Non si può cambiare mentalità in tre giorni".
INFORTUNATI - "Gosens ha lavorato a parte, non ci sarà sabato. Ma sta facendo un buon lavoro. I nazionali sono rientrati ieri e i giovani dell'Under-21 hanno giocato su un campo pesante".
NAZIONALI - "Sono contento di Comuzzo e Fortini. Dovremo tenere conto dello stato psicologico di Gudmundsson che è andato fuori dal Mondiale e di Dzeko che è andrà ai playoff".
GRUPPO - "Ho trovato un gruppo che ha tanta voglia di dimostrare di uscire da questa situazione. Sono state due settimane di duro lavoro. Le sedute doppie le ho fatte per conoscere meglio i giocatori e per parlarci. Faccio i complimenti al gruppo perché vuole uscire da questa situazione. Adesso però bisogna abbandonare l'"io" e bisogna trovare il "noi". Bisogna che tutti ascoltino il compagno e questo è un aspetto su cui devo lavorare. C'è tanto da lavorare ma i ragazzi hanno tanta voglia di farcela. La squadra è giovane ed è bello lavorare coi giovani".
CAPITANO - "Ranieri? Ci sono state critiche eccessive in tv su di lui. Con lui ho parlato e quello che ho detto a lui lo dico a voi. Gli ho detto che se io fossi stato l'allenatore della Fiorentina a inizio anno gli avrei dato la fascia di capitano. La fascia viene data per tanti motivi: se sei un leader, se hai tante presenze... gli ho detto che lui è diventato capitano perché è un esempio del lavoro. Lui ha lavorato con la sua energia e nonostante chi diceva che non era in grado è rimasto alla Fiorentina. Io lo avevo chiesto a Pradè a Venezia ma lui si è conquistato la Fiorentina. Oggi però è giusto che si prenda le critiche perché la gente non gli riconosce i valori di capitano. Quindi per me il capitano è lui e lo difenderò fino alla morte. Lui deve capire perché si è preso questa fascia".
KEAN - "Moise è perfettmanete recuperato dal problema alla tibia. Per me lui è un giocatore completo di grande valore, che fa reparto da solo ma può anche giocare con una punta a fianco. Lui ha delle caratteristiche che dobbiamo sfruttare. Per me i quattro attaccanti che abbiamo sono complementari ma sono caratteristiche che si possono abbinare. In questa situazione non mi posso permettere di perdere nessuno".
STAFF - "Cavalletto è un ragazzo che conoscevo da tempo. Ha fatto una grandissima esperienza con Farioli. Sta vicino a me ed è da tanto tempo che ci conoscevamo. Oggi abbiamo la fortuna di lavorare assieme. Io amo completare lo staff con figure a livello internazionale. Mi piace avere anche opinioni diverse. Ecco perché ho portato Christian Ceballos, che ha fatto grandi esperienze all'estero. Ma ho anche una figura che sa bene le lingue, ma un po' tutti conoscono più idiomi. Mi servivano anche figure diverse".
JUVE - "Incontriamo un allenatore che stimo e con cui mi sono confrontato tante volte. So che è un grande allenatore e che il suo volere è quello di cambiare il sistema di gioco. Il 4-3-3 è il suo dogma e con il Napoli ha fatto vedere di cosa è capace. Ha la struttura anche per passare a questo sistema tattico. La Juventus ha giocatori bravi nell'1 vs 1. Vedremo se giocheranno a quattro. Abbiamo avuto poche partite da studiare, avendo anche la Juventus cambiato allenatore da poco".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/334d6aa229fb1eee19d82e860dad90c9-e1765577904611.jpg)