PARTITA - "Come si affronta? Serve fiducia nelle proprie qualità. Se ti fai trasmettere ansia dall'ambiente... Deve essere uno stimolo per fare una prestazione importante. Giochiamo a calcio soprattutto per partite bellissime come queste. Riesci a fare la performance solo se credi nelle tue qualità e sarei contento se domani venisse fuori questo".
RIENTRO DI KEAN - "Esserci e fargli sentire che ci siamo e gli vogliamo bene è la cosa più importante. Non servono tante parole, ma un abbraccio o un sorriso. Ci sono cose che vanno oltre al calcio, noi siamo come una famiglia: non gli abbiamo detto molto, se non che quando avrà bisogno ci saremo sempre. Questo vuol dire essere un grande gruppo, saper gestire anche situazioni non facili. Averlo fatto sentire a casa mi inorgoglisce".
BETIS - "Se pensiamo che sia favorito? Sono due squadre meritatamente in semifinale. Loro avranno voglia di arrivare in finale, ma anche noi. E non dimentichiamoci che c'è il ritorno a casa nostra".
SALTO DI QUALITÀ - "Il segnale è stato a Cagliari: venivamo da mille difficoltà dopo giorni senza hotel e vestiti per allenarsi... Lì abbiamo sbagliato i primi minuti ma abbiamo vinto e solo un gruppo forte, che crede nelle sue qualità, può farlo. E lì ho capito che il salto è stato fatto, anche se una-due partite non bastano, ora dobbiamo tenere duro fino alla fine della stagione. Ma sono convinto che lo faremo".
DE GEA - "Dividere lo spogliatoio con un campione come David è un grande onore. Siamo quasi fratelli, passiamo tempo insieme in cui mi insegna qualcosa: cerco di imparare. Lui, me ed altri che hanno fatto esperienze abbiamo parlato e abbiamo trasmesso la voglia di giocare questo tipo di partite e andare oltre".
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