Fiorentina-Pioli, è ritorno di fiamma: ecco i nodi da sciogliere nella trattativa

Stefano Pioli è il primo nome, in ordine di preferenza, per la panchina della Fiorentina della prossima stagione. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport oggi, "l’allenatore ha dato fin da subito il suo gradimento al ritorno a Firenze però, dopo essersi scelti, ci sono altre mosse da fare prima di ritrovarsi. L’idea sarebbe un accordo di due anni (più opzione sul terzo) a circa 3 milioni di ingaggio a stagione. Per arrivare a una soluzione il primo ostacolo è pura burocrazia e cioè Pioli deve aspettare il 3 luglio per accasarsi altrove visto che c’è un regime fiscale agevolato per chi lavora e abita in Arabia, ma deve farlo per almeno sei mesi più un giorno. Quindi su 365 giorni del 2025 serve contarne 183 per superare il limite e dal primo gennaio si va al 3 luglio. Ma non è la tempistica finanziaria il problema principale perché ormai mancano poche settimane alla scadenza e comunque i viola si sarebbero radunati intorno al 12-13 luglio.

Il vero ostacolo sarebbe quello di interrompere il contratto con l’Al Nassr, potente e ricca società che ha fatto a Stefano Pioli un contratto da 12 milioni all’anno fino al 2027 e che ora dovrebbe liberarlo in anticipo. I nodi da sciogliere quindi non mancano, anche se c’è il gradimento reciproco. Serve aspettare e la sensazione è che la chiave giusta per arrivare a una soluzione sia più nelle mani dell’allenatore che della società viola che tuttavia non potrà attendere a oltranza. Alla Fiorentina Pioli sarebbe una scelta di discontinuità rispetto al passato dove erano stati ingaggiati a inizio stagione allenatori giovani, in rampa di lancio. Ora invece serve altro e il tecnico emiliano viene considerato un valore aggiunto in questo momento quando le acque in città sono agitate e il suo nome può rappresentare una garanzia", si legge.