sosfanta squadra fiorentina Fiorentina, Galloppa: “Non posso fare il tiki-taka in un giorno! Cosa ho detto a De Gea e in porta domani…”

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Fiorentina, Galloppa: “Non posso fare il tiki-taka in un giorno! Cosa ho detto a De Gea e in porta domani…”

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Il tecnico della Primavera Daniele Galloppa domani guiderà la prima squadra della Fiorentina come allenatore ad interim in Conference League contro il Mainz. Ecco le sue parole in conferenza.
Andrea Della Sala

Il tecnico della Primavera Daniele Galloppa domani sera guiderà la prima squadra della Fiorentina come allenatore ad interim in Conference League contro il Mainz. Ecco le sue parole a Sky Sport ed in conferenza stampa riportate da TuttoMercatoWeb.

SPOGLIATOIO - "Ne parlavo con De Gea e Pablo Mari, a me manca quell'emozione che vivi quando sei in campo, l'odore dell'erba. Li voglio invitare a godersi questi momenti, sono quelli più belli e in campo devi essere libero ed esprimerti come meglio credi. Vorrei che vivessero queste emozioni a cento all'ora".


EMOZIONE - "L'emozione devo ancora capirla: non svegliatemi, perché si sta bene. Sono contento, la società mi ha chiamato ieri. Sto cercando di portare l'entusiasmo che ho ed anche un po' di leggerezza, questa squadra ne ha bisogno".

SEGNALE - "Un grande segnale che prendo con tanta responsabilità, con le competenze che ho maturato. I ragazzi mi hanno accolto nella maniera giusta, l'importante ora è come andrà la squadra".

DIFESA A 3 - "Il pensiero di cambiare c'è stato, il tempo è stato davvero poco. Non voglio stravolgere subito, quello che c'è da stravolgere è l'attitudine. C'è da difendere da piccola e da attaccare da grande. Siamo la Fiorentina e dobbiamo ricordarlo. Penso di essere abbastanza intelligente, so che non posso fare il tiki taka in un giorno. Serve essere pratici, sono ripartito da cose che loro conoscevano e cercando di trasmettergli la mia mentalità".

ENTUSIASMO - "Il tasto da toccare è quello. In momenti così vengono prima le persone. C'è bisogno prima di questo e poi dei giocatori. In momenti così basta un episodio per andare in difficoltà. La testa conta. Voglio portare grandissimo entusiasmo, vedere una squadra che giochi a calcio e si diverta".

RICHIESTA DEL CLUB - "La società me lo ha comunicato ieri dopo l'allenamento della Primavera, non è che mi ha chiesto tanto... Sappiamo quale è il momento, mi hanno chiesto di portare alla squadra entusiasmo e serenità perché la squadra ne ha bisogno. Si respira questa cosa, ma non è niente di straordinario. Ho trovato grande disponibilità da parte dei ragazzi, ho visto grande entusiasmo, ho cercato di alleggerirgli la testa e mi sono trovato molto bene. Speriamo di fare una grande partita domani".

ALLENATORI D'ISPIRAZIONE - "Ho fatto le giovanili alla Roma, ho avuto Capello e Spalletti... Poi il primo Giampaolo. Quando ho iniziato ad allenare ho detto di non voler copiare nessuno e ho iniziato a fare quello che pensavo. Se la Primavera esprime un buon calcio è figlio di un pensiero mio, c'è lavoro e studio così come la mia identità".

Tatticamente cosa chiederà alla squadra? In porta giocherà Martinelli?

"Domani giocherà Martinelli. Tatticamente non voglio svelare troppe cose, ma non cambieremo molto perché non c'è stato il tempo. Spero cambi qualcosa dal punto di vista dell'attitudine. Sono qua da 6 anni, ho sentito tante cose su Italiano, su Palladino e poi su Pioli. Io credo che le cose le puoi fare se sai gestire la palla. Io voglio questo. Se gestisci i tempi con la palla puoi fare anche cose diverse, se non riesci a gestire la palla rischi di allungarti e di andare in sofferenza".

Ha in testa l'idea di poter restare oltre a domani e oltre al Genoa?

"Io mi sento solo di conquistare questi ragazzi, poi quello che sarà il futuro lo vedremo. Mi è stata data l'opportunità e voglio conquistare i protagonisti che sono i giocatori. Non voglio sembrare quello messo lì, la società farà le proprie valutazioni, io intanto voglio entrare nella testa dei ragazzi e far sì che si possano fidare di me".

MORALE -"L'ho trovato com'è normale che sia. La squadra non è contenta. Io sono arrivato all'ultimo, ho trovato lo spogliatoio chiuso perché i ragazzi stavano parlando. Quando le cose non vanno sembra tutto nero ma bisogna isolarsi e ripartire. Dobbiamo aiutarci fra di noi, il fatto che i ragazzi si siano confrontati è sintomo che si stanno prendendo le responsabilità del momento".