Stefano Pioli è a rischio esonero dopo la sconfitta della Fiorentina contro il Lecce. La palla passa alla società, l’allenatore infatti non ha intenzione di dimettersi come riporta Firenzeviola.
Stefano Pioli è a rischio esonero dopo la sconfitta della Fiorentina contro il Lecce. La palla passa alla società, l’allenatore infatti non ha intenzione di dimettersi come riporta Firenzeviola. Gazzetta.it fa il punto su panchina e contestazione: “La Fiorentina è in silenzio stampa, nessuno parla e sono ore di riflessione per decidere il destino dell’allenatore anche se pare difficile andare avanti con Stefano Pioli dopo la sconfitta contro il Lecce che è la sesta in campionato dall’inizio della stagione. La Fiorentina ha appena quattro punti in classifica dopo dieci giornate. L’allenatore al fischio finale è stato il primo a uscire, da solo, dal campo e raggiungere gli spogliatoi. Intanto è pesantissima la contestazione da parte dei tifosi che in migliaia si sono radunati di fronte all’ingresso della tribuna autorità con cori contro giocatori e allenatore a cui durante la partita era già stato rivolto il coro “salta la panchina”. Ieri mattina aveva già dato le dimissioni il direttore sportivo Daniele Pradé e rimane da capire chi sceglierebbe il prossimo eventuale allenatore. Probabilmente il direttore tecnico Roberto Goretti con l’avallo del dg Alessandro Ferrari e naturalmente del presidente Rocco Commisso che si trova negli Stati Uniti. In casa soltanto sconfitte (Napoli, Como, Roma e Lecce) e un pareggio in rimonta contro il Bologna. Una situazione inaspettata e insostenibile per pensare di continuare con la stessa guida tecnica.
Al termine della partita è arrivata la pesante contestazione con fischi e cori contro squadra e allenatore. Poi i tifosi si sono radunati in migliaia anche di fronte alla tribuna autorità per continuare nella protesta. Già all’intervallo i primi malumori quando i viola sono andati a riposo sull’1-0 a favore del Lecce grazie alla rete di Berisha. Prima della partita la richiesta, attraversi i cori, di dare tutto sul campo con la grinta necessaria per affrontare una gara determinante per il proseguo della stagione. Poi il sostegno fino a metà ripresa quando i cori si sono trasformati in contestazione, compreso “Pioli salta la panchina”, fino all’epilogo del novantesimo quando il Franchi è esploso ancor più nella contestazione generale. Sabato mattina già molti striscioni contro squadra, allenatore e società avevano tappezzato la città”.