SERIE A E PREMIER - “In Italia il calcio è molto più tattico. Ho avuto bisogno di un po’ di tempo per adattarmi, ma ormai ho preso il ritmo. Qui il gioco è meno fisico e più strategico rispetto alla Premier League, dove tutto si muove a un’intensità incredibile. In Serie A hai più tempo per leggere la partita e anticipare le situazioni, e questo mi aiuta a essere più riflessivo nelle decisioni".
UN ANNO FERMO - “Mentalmente mi considero molto forte. Sono rimasto fermo un anno e, anche se i primi 45 minuti dopo il mio ritorno sono stati un po’ complicati, poi tutto è tornato naturale. Mi sento lo stesso di sempre: fiducioso e pronto a dare il massimo per la squadra".
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