PASSO IN AVANTI - "I ragazzi stasera sono stati bravissimi. Sarebbe sciocco non dirlo, perché è sotto gli occhi di tutti che, a parte il risultato, si è creato anche dell'altro. Non è che abbiamo vinto la partita e basta. Il Bologna è una grande squadra, noi non vincevamo qui da trentacinque anni. Si parla di una grandissima squadra che ha fatto la sua partita, noi abbiamo sbagliato meno. Per noi era importante unire le due cose sulle quali stiamo lavorando. Non possiamo mai perdere la voglia di mantenerci compatti, le giuste distanze tra i reparti, la capacità di preparare prima di attaccare lo spazio. Quando facciamo solo un possesso che tarda ad attaccare la linea ci esponiamo anche a qualche rischio più del dovuto. I ragazzi stasera hanno interpretato tutto benissimo. È chiaro che negli ultimi dieci, quindici minuti, quando iniziavano ad arrivare molti palloni in aria, deve essere tutto perfetto. È un attimo andare sul 3-2 e riaprire una partita. Come tutte le grandi vittorie ci vuole grandissima precisione, ma ci devono essere anche le condizioni giuste per non pagare dazio quando lasci qualcosa agli altri".
VARDY - "Per noi Jamie è un punto di riferimento. Da allenatore posso solo dire che i grandi campioni sono di una semplicità incredibile. Sanno già cosa devono fare e come devono farlo. Non hanno mai atteggiamenti non costruttivi per una squadra come la nostra. Il campione si differenzia dal giocatore normale perché ha grandissime qualità in campo, ma anche perché ha uno spirito e una consapevolezza per ciò che rappresenta. Il campione vero non sbaglia mai atteggiamenti. Lui è uno molto sicuro di sé e scherzoso, uno che si allena sempre. Ha le sue abitudini ma è venuto qui con la mentalità di mettersi a disposizione. Aggiungo anche che il gruppo della Cremonese, chi ha accolto Jamie Vardy, ha altrettante qualità da questo punto di vista. Un giocatore del genere va capito nelle abitudini che ha, va integrato al meglio, va servito mettendosi nella condizione di potergli far fare bella figura. Il gruppo della Cremonese ha accolto Vardy con un grande privilegio, Vardy ha riconosciuto questo e si sta dimostrando un uomo vero sotto tutti i punti di vista. Lui fa la sua colazione. Noi abbiamo colazioni e pranzi individualizzati ormai. Non c'è più un menù uguale per tutti. Le culture sono diverse, i fabbisogni sono diversi e anche le allergie. Ognuno ha il suo menù personale. Non c'è neanche bisogno di controllare queste cose perché fanno parte della vita dei giocatori. Controllano almeno due pasti su tre, talvolta anche la cena. Abbiamo questa fortuna".
RISPOSTE - "Porto a casa volentieri i te punti, senza falsa modestia. I ragazzi hanno dimostrato di meritarla. Sapevamo che avremmo dovuto fare una partita di spessore sia a livello tattico-tecnico sia emotivo. Il Bologna è una squadra che gioca negli spazi e sapevamo che avremmo dovuto giocare con grande attenzione, unendo la concentrazione alla capacità di attaccare la linea avversaria. Non è tutto oro ciò che luccica: abbiamo fatto una grande partita, ma a dieci minuti dalla fine sono arrivate quantità importanti di palloni in area e avremmo dovuto limitare meglio il Bologna perché da uno di quei palloni sarebbero potuti nascere dei pericoli che avrebbero complicato il risultato. Sono comunque contento di averci dimostrato di essere compatti: oggi siamo stati cinici e abbiamo giocato con coraggio. Mi auguro di rimettere questa voglia di fare punti in ogni campo in cui andremo".
OBIETTIVI - "17 punti a questo punto della stagione sono un bottino per il quale avremmo messo la firma, senza falsa modestia anche qui. La nostra mentalità è quella di fare punti sempre, ma il campionato è ancora lungo. L'importante è avere un'identità precisa".
SQUADRA RIVELAZIONE - "La Cremonese deve ambire ad essere una rivelazione del campionato, ma ad oggi non vedo squadre rivelazione in campionato. Per noi che abbiamo un obiettivo pratico e serio, ovvero rimanere in questa categoria, è importante fare un percorso e mostrare la nostra mentalità soprattutto alle nostre competitors per la salvezza".
ATTEGGIAMENTO - "È l'esserci espressi con due atteggiamenti diversi tra il primo e il secondo tempo. Nella prima frazione abbiamo incanalato la partita, quindi nella ripresa avevamo uno status mentale differente perché eravamo in vantaggio e potevamo abbassarci, invece abbiamo alzato il baricentro e abbiamo pressato il Bologna. Abbiamo difeso aggredendo perché pensare di rinchiudersi per 50 minuti non era il caso. Abbiamo cercato di esprimere noi stessi pur rimanendo umili. In un paio di situazioni siamo stati scontati e scolastici ma andavano fatte giocate pratiche, quindi ho visto grande maturità".
RIGORE - "Lì per lì mi sono arrabbiato perché c'era poca distanza. Io questa regola ancora non l'ho capita, ma la accetto. Bianchetti oggi è stato un regista aggiunto e molte verticalizzazioni sono partite dai suoi piedi. Sta dimostrando di recuperare il tempo perduto a causa di alcuni infortuni".
BARBIERI - "Sono contento perché è giovane, è italiano ed ha una grandissima prospettiva davanti a sé".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/334d6aa229fb1eee19d82e860dad90c9-e1765577904611.jpg)