“Questa è la sfida che mi ha mosso. Vorrei costruire in maniera ragionata, umile e progressivamente ambiziosa insieme alle persone che mi hanno accolto così bene. Il primo step dev’essere il desiderio matto di mantenere la categoria. L’esperienza e la crescita ci aiuteranno a capire in che direzione andare: voi sapete benissimo che noi siamo qui ed esistiamo perché c’è chi ci guarda ed è fondamentale che la gente si appassioni all’obiettivo che vogliamo perseguire. Per questo sarà fondamentale incontrare i tifosi, conoscerci tutti per essere sulla stessa barca. Se siamo una cosa unica, si può fare”.
“Non ci si salva né alla prima né all’ultima giornata e i filotti di risultati, positivi o negativi che siano, non vanno interpretati in maniera definitiva. In Serie A è più facile perdere che vincere, ci saranno momenti in cui sembreremo spacciati, ma il problema sarà solo di chi lo penserà. Tutti abbiamo aspettative, in primis su noi stessi, ma io sono qui convinto di poter raggiungere questo obiettivo con la Cremonese. Calma e sangue freddo, il primo giorno serve solo per manifestare due cose chiare: il nostro obiettivo e la voglia matta che serve per raggiungerlo insieme. Bisogna lavorare con le idee, le esperienze passate e l’ambizione di migliorarsi ogni giorno dando fiducia alle persone con cui si condivide questo percorso, consapevoli delle difficoltà. Questo è il segreto per salvarsi”.
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