PERCEZIONE - “Non posso dimenticare la nostra partita d’esordio l’anno scorso contro la Juventus a Torino. Fummo fortunati a perdere solo 3-0: poteva finire 4, 5 o 6-0. Poi andammo a Cagliari e pareggiammo 1-1, e contro l’Udinese perdemmo 1-0. La sensazione era molto diversa: affrontare squadre come Cagliari e Udinese era come dire ‘Wow, li guardavamo in TV, sono grandi squadre’. Ora invece vengono qui e si difendono contro di noi. E noi ci chiediamo: ‘Aspettate, ma noi siamo la piccola!’. Ma è un segno di rispetto ed è un onore essere in questa posizione. Sono passati meno di due anni dal nostro ritorno in Serie A. È un nuovo passo per noi, una nuova sfida da affrontare. Per Cesc è un nuovo problema da risolvere, ma ho piena fiducia in lui e nel suo staff. E anche se non dovessimo riuscirci, fa parte della vita, fa parte del calcio. Non abbiamo mai detto che avremmo vinto il campionato o che saremmo andati in Europa quest’anno o il prossimo. Siamo qui per imparare, per crescere. E come dice Fabregas, dobbiamo imparare a goderci questo viaggio insieme, come tifosi e come persone che lavorano nel club. Spendere soldi è facile, ma per ogni dollaro speso dobbiamo recuperarne uno. Quindi il mio lavoro diventa sempre più duro. Ma sì, ora lo godo di più. Se vi ricordate, l’anno scorso abbiamo passato tante settimane tra le ultime tre posizioni o appena sopra: era dura ogni settimana. Ora posso respirare. Sto bene. Basta non guardare troppe partite e sto tranquillo (ride, ndr)”.
FABREGAS - “Con Cesc lavoriamo sempre insieme, come un tutt’uno. Non mi ha mai detto di voler andare via. Voleva solo capire la situazione, ma non ha mai chiesto di negoziare con altri club. Quindi ero tranquillo. Ho saputo delle voci solo quando voi giornalisti me lo avete chiesto. Tra noi abbiamo sempre pianificato la stagione successiva già alla fine di quella precedente, quindi non c’è mai stato alcun segnale che volesse lasciare. Le voci torneranno? Proprio per questo gli ho chiesto di pensare già a chi potrebbe sostituirlo un giorno. Non perché voglia che se ne vada, ma per essere pronti nel caso accada qualcosa di imprevisto. È lo stesso che sto facendo io: scelgo e formo chi potrà prendere il mio posto. Ogni direttore del club deve fare lo stesso. È importante non dipendere da una sola persona. Anche chi ci ha portato fin qui deve aiutarci a capire come proseguire anche senza di lui. Quindi chiedo sempre a Cesc: ‘Hai visto qualcuno di interessante? Qualcuno che potresti formare?’. È un lavoro di squadra. Speriamo che quel momento non arrivi presto, ma se arriverà, saremo pronti”.
EREDE - “Se ha già qualcuno in mente? Glielo chiedo sempre. Mi dice che ci pensa spesso, che lo ha sempre in mente. Ne parliamo”.
NUOVI ACQUISTI - “Siamo molto soddisfatti. Negli anni precedenti alcuni acquisti non hanno avuto un impatto immediato o non sono rimasti a lungo. Quest’anno invece tutti quelli scelti hanno un ruolo importante. Alcuni impiegheranno più tempo per affermarsi, ma è un investimento per il presente e per il futuro”
MERCATO DI GENNAIO - “Da tutte le discussioni fatte finora, non dovete aspettarvi nuovi acquisti a gennaio. Forse per la prima volta il Como non comprerà nessuno. Arriverà solo Törnqvist, con cui abbiamo già firmato in estate. A parte questo, niente. A meno che non ci siano emergenze. Ma nei piani, è zero. Non ve lo aspettavate, vero? Se parte qualcuno? Allora sarebbe un’altra storia. Spero arrivi una grande offerta per uno dei nostri giocatori: sono sempre felice di parlarne. L’estate scorsa ne abbiamo ricevute un paio. Una l’abbiamo accettata, ma il giocatore ha rifiutato. L’altra è stata respinta perché era l’ultimo giorno di mercato. Mi hanno chiesto se avrei accettato un’offerta arrivata otto ore prima della chiusura. Ho detto che non potevo. Sono stati comunque rispettosi. Era uno dei nostri esterni. Da un club saudita, sì. Era un’offerta molto alta. Se fosse arrivata prima, avrei detto sì. Ma ho chiesto al giocatore se volesse andare in Arabia Saudita e lui ha detto no. E ho pensato: meno male, perché avrei comunque rifiutato. Era Diao? Vi lascio intuire da soli”.
NICO PAZ - “Se cerchiamo un nuovo accordo col Real Madrid? Non credo serva. Con la clausola di riacquisto, qualsiasi cosa facciamo, il Madrid la manterrebbe. Quindi sappiamo che è un giocatore ‘in comproprietà ideale’, diciamo così. Siamo grati di averlo qui e di poterlo far crescere. Se un giorno il Madrid vorrà riprenderlo, ne ha tutto il diritto. Ma siamo molto felici di averlo con noi, e speriamo che resti a lungo”.
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