SOGNI - "Il sogno di diventare un calciatore professionista è qualcosa che ho realizzato quest’anno perché per me è il primo anno in una Prima Divisione, è un sogno per me e per la mia famiglia. Ci lavoro da quando avevo 3 anni e finalmente si è avverato. Voglio continuare a migliorare e raggiungere traguardi. Voglio giocare con l’Argentina, voglio giocare un Mondiale, voglio portare il Como più in alto possibile e vogliamo fare la storia qui in questo club. L'azione che ricordo di più quella che ho concluso in casa contro l'Atalanta. Un'azione iniziata sulla fascia sinistra, con un passaggio di Fadera e il mio tiro sul primo palo".
CALCIO ITALIANO - "Credo che la cosa che più differenzia la Serie A è la parte difensiva. Si marca molto a uomo, i giocatori sono intensi e per i giocatori di qualità è più difficile giocare. Però credo che con questo modo di giocare uomo a uomo si possano comunque trovare degli spazi quando qualcuno salta un difensore. È vero che inizialmente è un campionato difficile, ma è molto bello e mi piace molto giocare qui".
OBIETTIVI - "Ho molti sogni, davvero. Nel calcio sono una persona ambiziosa e voglio raggiungere grandi traguardi. Soprattutto in questo momento non guardo al breve termine, ma a portare il Como più in alto possibile. In questa stagione vogliamo arrivare decimi, a metà classifica: è il nostro obiettivo e credo che possiamo farcela. Mi sento molto amato, non mi aspettavo di ricevere così tanto amore dalla gente di Como, dai bambini. Tutti mi trattano benissimo".
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