QUARTO POSTO - "Quello che conta è la prestazione, il non aver preso gol e aver giocato sempre di più e sempre meglio. Spero che questo sia solo l'inizio. C'è molto da fare e molto da migliorare. Facendo crescere anche quei ragazzi che sono arrivati da noi da poco tempo".
RIAGGRESSIONE - "È il nostro modello. Lo portiamo avanti dal 1' di allenamento. Oggi però non sono molto contento perché abbiamo lasciato troppo spazio al Sassuolo per andare avanti. Nel secondo tempo siamo andati molto meglio ma la riaggressione non può mancare. Mai".
TROFEI - "Anche io da giocatore ne ricordo pochi. Ricordo momenti. Da allenatore c'è poco tempo, devi pensare sempre a costruire. Sono fortunato di essere qui a Como perché abbiamo una visione diversa. Basata sui ragazzi. Sempre con umiltà e con i piedi per terra".
FINE PARTITA - "Il cerchio con i ragazzi? Questa è una cosa che facciamo spesso, dopo una vittoria. Con il Torino non volevo infierire per il risultato pesante. Ma oggi era un momento diverso, ce lo siamo goduti un attimo. È stato particolare perché avevo detto loro che se avessero fatto gol da palla inattiva avrei avuto per loro una sorpresa. Ed erano lì ad aspettare di saperla. Peccato che non ci avevo pensato..."
UNDICI RISULTATI POSITIVI CONSECUTIVI - "Difensivamente non siamo stati la squadra solita. Si perdeva la palla, non siamo stati al top oggi. L'ho detto alla squadra, abbiamo migliorato molto, poi però ho visto una squadra dominante. Nel secondo tempo possiamo concretizzare molto meglio, dobbiamo essere più bravi a chiudere la partita. Ma abbiamo giocato contro una squadra con un attacco forte, da Laurienté a Volpato e Berardi. Era una prova importante per noi".
MORENO - "Sono molto contento per lui. Sembra banale, ma giornate come oggi rinforzano il gruppo. Faccio scelte calcistiche, ma bisogna anche capire che nessuno si senta da solo, che nessuno è fuori. Lui non ha giocato tanto ma ha fatto una grande prestazione. Tutta la panchina e lo staff lo hanno appoggiato in questo senso".
INTER - "Piano piano, piedi per terra. Abbiamo bisogno di continuità, di gareggiare bene. Contro le grandi abbiamo perso, pareggiato e vinto alle volte la scorsa stagione, quest'anno dobbiamo alzare di più il livello. L'Inter continua ad essere la squadra più forte in Italia, insieme al Napoli. Sara una partita importante per noi, per vedere il nostro livello. E questo deve portare alla squadra una grande energia, per fare una prestazione a mente libera. Questo però è un percorso iniziato da anni, per me è iniziato da due anni, anche se è cominciato tutto dalla D Ma abbiamo cambiato la mentalità, la cultura del lavoro, grazie al presidente e allo staff forte che abbiamo. Siamo il Como, una società piccola ma con grande cuore e un grande piano. Gradualmente cresceremo e in 6-7 anni ce la giocheremo contro le più forti. Noi siamo una squadra da 2 anni, è molto poco, ma siamo già molto avanti rispetto a quanto mi aspettassi".
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