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Fabregas: “Ecco cos’aveva Nico Paz, lui voleva giocare! Caqueret, Douvikas e Ikoné…”

Fabregas: “Ecco cos’aveva Nico Paz, lui voleva giocare! Caqueret, Douvikas e Ikoné…” - immagine 1
A Sky, DAZN e in conferenza, Cesc Fabregas commenta la vittoria del Como contro il Torino: queste le parole dell’allenatore spagnolo.
Alessandro Cosattini

A Sky, DAZN e in conferenza, Cesc Fabregas commenta la vittoria del Como contro il Torino. Queste le parole dell’allenatore spagnolo, che ha perso di nuovo Sergi Roberto. Il difensore si è infortunato ancora, è arrivato lo stop nel finale contro il Torino. L'infortunio è di natura muscolare, precisamente al flessore. Nelle prossime ore farà gli esami e si capiranno i tempi di recupero, che probabilmente saranno di diverse settimane.

PARTITA - “La prestazione è stata ottima, il Torino è una grande squadra e noi abbiamo fatto un partitone in ogni fase di gioco, loro hanno un calcio diretto e lo abbiamo gestito molto bene. Sul gol annullato al Torino ho avuto la sensazione anche io che ci fosse stato un doppio tocco, è sfortuna, ma è anche il calcio, anche se per una volta sono contento se abbiamo avuto fortuna noi”.


NICO PAZ IN PANCHINA - “Ha avuto un piccolo problema a un polpaccio e io non voglio prendere alcun rischio con nessuno. Io voglio puntare su giocatori pronti fisicamente, al 100% per lavorare. Abbiamo giocatori che stanno crescendo tanto e per questo abbiamo deciso così. Lui voleva giocare, ma mancano ancora sei partite e in questo momento mi sento forte di una rosa importante per quello che è il nostro livello”.

SPESO TANTO - “Si parla solo dei soldi che ha speso il Como, ma era una rivoluzione che si doveva fare. Abbiamo preso tanti giocatori che non giocavano da altre parti. Caqueret lo potevano prendere anche altri, no? Ora è nostro. Douvikas non giocava, così Alex Valle e altri. Chi parla dei soldi spesi non capisce niente. Noi lavoriamo su una strada che pensiamo sia giusta, in un modo molto professionale. Alla fine portiamo giocatori che sono dentro al nostro stile di gioco. Se non giocano in altre squadre, magari è così perché sono squadre che chiedono altro tipo di calcio o perché hanno davanti giocatori forti. Capire i giocatori da prendere richiede un grande lavoro da parte di tutto”.

SINGOLI - “Douvikas e Vojvoda sono diventati subito due giocatori importanti, anche Ikoné come loro si è inserito bene da gennaio, a me spetta dare l’assenso per i giocatori che vogliamo ma abbiamo un processo molto approfondito di scouting, fino a un anno e mezzo fa era difficile pensare che il Como potesse avere una struttura come quella di adesso, abbiamo fatto anche degli errori ma abbiamo imparato da questi cercando di portare giocatori congruenti con la nostra idea, siamo pazienti e tranquilli di sapere che alcune volte andrà bene e altre no. Il nostro primo tempo è stato davvero eccezionale, siamo stati molto bravi a interpretare tutte le situazioni”.

PROMESSA SALVEZZA? - “Tra di noi abbiamo fatto un piccolo patto. Dobbiamo sempre guardare in avanti e crescere in mentalità. Io nel futuro Como e nel progetto vedo che dobbiamo crescere tanto come mentalità, cultura e disciplina. Serve fare degli step in più e poi vediamo dove possiamo arrivare”.