STESSO MODULO - "Quando giochi con Addai e Jesus Rodriguez c'è tanto uno contro uno, altrimenti c'è più combinazione, cross, movimento, giocare con i piedi e con la profondità. Poi dall'altra parte costruisci le giocate per fare male all'altra squadra. Con la Juve giocando in quel modo potevamo farle male, arrivavamo con Vojvoda e Moreno con dei cross per far loro male. Ci sono momenti dove non c'è scelta. Però poi di là c'è anche l'avversario e bisogna saper vedere dov'è il punto debole".
SMOLCIC E MORENO - "La squadra è competitiva, sta crescendo. Smolcic per me è importante, non esistono tanti giocatori così. Sono piccoli soldati, se va contro il muro e non lo rompe, ci riprova la seconda volta. È un piacere lavorare con questi ragazzi. Ha preso il giallo al minuto 22 contro il giocatore più forte della Juve, ma abbiamo finito molto bene il primo tempo e lo abbiamo lasciato 15 minuti nel secondo tempo, lo ha gestito con esperienza. Alcune volte quando giochi con le grandi, che fanno tanto uno contro uno... tutti sono cresciuti comunque. E stiamo crescendo ancora. Aggiungendo 3-4 piccole cose sono convinto che questa squadra sarà molto molto forte. Deve essere la nostra visione".
DIAO - "Può giocare perché si è allenato tutta la settimana. È stata una cosa forzata. Con la Juve non c'era Addai, ho pensato di avere qualcosa in più, anche solo 5-8 minuti Diao. Ho parlato con lui e il medico, non erano molto contenti. Però ci sono alcuni momenti in cui dover rischiare. Giocare dall'inizio? Ci stiamo pensando. È un giocatore forte. Se sta bene? Non dico di no".
KUHN - "Sta meglio. A livello fisico si è allenato di più. Però penso al Parma. Vediamo fisicamente come sta la squadra".
MILAN-COMO A PERTH - "Non è confermato ancora. È possibile che non si faccia. Io ho detto 3 settimane fa quello che ho detto, lo confermo personalmente. Poi però sono un lavoratore di una società, non vado contro i nostri tifosi e la mia società, però ho la mia opinione personale. Vero che la gente è la cosa più importante. Chi non dorme per andare a Lecce, usano il loro stipendio per andare in trasferta. Poi quello che hanno fatto in Spagna, tutti i capitano hanno mandato un messaggio forte. Non è la prima volta che succedono cose così. Si manda un messaggio forte e chiaro. Poi la società ha fatto un comunicato".
LINGUA IN SPOGLIATOIO - "Con loro da 2-3 mesi parlo in inglese, ho parlato sempre in italiano. È un po' speciale questo, collettivamente parlo in inglese ma poi alle volte parlo in italiano o in francese. Io sono dinamico, parlo come mi sento e loro capiscono tutto l'italiano. Anche lo spagnolo lo parlano. Normalmente qua tutti parlano in inglese. Io devo avere la forma più veloce per farmi capire dai giocatori. Dopo sento Conte che dice, non si lamenta... ma 9 testa nuove in spogliatoio. È vero. La Lazio non ha potuto prendere i giocatori invece. Non è bello. Tutti questi cambiamenti sono difficili, e questo non viene valorizzato. Addai è la prima volta che esce di casa. Tutte dinamiche molto difficili. Non è facile, però devi gestirlo al meglio possibile".
DISCORSO DOPO LA JUVE - "La gente che è entrata dalla panchina. Se uno entra incazzato può farti perdere la partita, oppure fartela vincere".
PRENDERE GOL DA CUTRONE - "Proviamo a non prenderlo. Patrick è forte. Sta giocando sempre, lo vedo, lo seguo. Poi lo sappiamo, ci sono giocatori che vanno in contropiede, lui in area è molto intuitivo, come mette il corpo per attaccare palla. Sta giocando un po' esterno, lo ha fatto anche qui prima di andare via e si incazzava (ride, ndr). Io lo sento ancora come mio giocatore, in bocca al lupo ma non per sabato. Lo conosciamo e proveremo a non fargli fare la partita".
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