POLEMICHE - “Ognuno pensi a sé, non vengano a guardare al Cagliari perché noi faremo la nostra partita. Di certo noi ci prepariamo per fare il nostro meglio. Pressione? Chi lotta per un obiettivo ha un percorso fatto da tot partite: se arrivi all’ultima giornata per raggiungerlo è inevitabile che la pressione e la tensione ci sia. Ma non penso che il Napoli patisca questo tipo di partite. Per noi l’importante è uscire sempre con la testa alta”.
FUTURO - “Non è che non c’è stata una risposta netta. Quando sono venuto qua l’ho fatto con l’idea di costruire qualcosa. Se parlassi ora del futuro non sarei coerente con il mio lavoro. A fine campionato ci troveremo con la società: ogni stagione che finisce ci sono cose positive e altre da migliorare, ma ora sono concentrato sulla partita contro il Napoli”.
NAPOLI - “Secondo me cinque giorni per preparare la partita sono sufficienti. Ci troviamo a trovare una partita difficile su un campo difficile, contro un avversario di grande valore. Faremo del nostro meglio per dimostrare che il campionato non è finito. È una partita importante, ma non bisogna dimenticare la situazione: Como e Cagliari andranno a fare la partita da persone serie, ma lo scudetto è tra Napoli e Inter”.
INFORTUNATI - “Ci stiamo portando dietro problemini dall’ultimo mese: non ci saranno Gaetano e Caprile, che ha giocato infortunato nella gara contro il Venezia. Lo ringrazio per essere rimasto in campo nonostante il problema, una distrazione di primo grado alla gamba. Luvumbo non ci sarà, mentre Pavoletti si porta avanti il problema del ginocchio. Zortea sta facendo accertamenti, se sta bene ci conterò dall’inizio sennò conterò su qualche altro, che avrà la possibilità di farsi notare”.
MAKOUMBOU - “Credo che Antoine contro il Venezia abbia fatto la miglior partita da quando son qui. Deve migliorare ancora in alcuni gesti tecnici, ma sono cose che se il giocatore è ambizioso migliorerà. È costantemente presente, si allena come gioca e ha una mole di lavoro impressionante, ma deve avere la continuità di rendimento per 10 e più partite allo stesso livello. Contro il Venezia ho visto un giocatore che sa giocare la palla come e dove serve. Spetta a lui il passo in avanti a livello di continuità”.
CIOCCI - “Per Giuseppe vale il discorso come per Jankto: ai miei ragazzi voglio bene ma io faccio la formazione migliore possibile. Dove posso gratificare qualcuno dei miei ragazzi lo faccio, ma se qualcuno non ha mai giocato è perché per me non era pronto per giocare da titolare. Io voglio sempre essere competitivo e coerente con le scelte fatte”.
PICCOLI - “L’operazione Sulemana è stata un’operazione eccezionale per il Cagliari, perché ha portato tre giovani atleti con il motore giusto ma che dovevano costruirsi la sua continuità. Piccoli ha dimostrato di essere un giocatore potenzialmente importante, grazie a un ambiente che gli ha dato grande fiducia, che lo ha aspettato anche nelle partite in cui non ha giocato magari benissimo. Lui come Adopo e Zortea devono diventare tre giocatori su cui puntare”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA