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Nicola: “Ecco le condizioni di Coman dopo lo stop! Perché non è entrato Felici, su Prati…”

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L'allenatore del Cagliari Davide Nicola ha parlato ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa dopo il pari di ieri in casa contro il Genoa. Ecco le sue dichiarazioni.
Marco Astori

L'allenatore del Cagliari Davide Nicola ha parlato ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa dopo il pari di ieri in casa contro il Genoa. Ecco le sue dichiarazioni riprese da TuttoCagliari.

LA GARA - "Siamo rientrati con la convinzione di alzare il baricentro, come avevamo già fatto negli ultimi cinque minuti del primo tempo. La partita è stata di grande qualità e il pareggio è un risultato giusto. Abbiamo giocato un tempo alla grande, ma siamo partiti male nella ripresa, subendo un passaggio che ci ha colto impreparati. Analizzeremo questo aspetto per capire se è un problema legato ai secondi tempi o se ci sono altri margini di miglioramento. Però i ragazzi hanno giocato una partita tosta contro un avversario di valore, dotato di fisicità e velocità".


COMAN - "Ancora non sappiamo nulla, potrebbe essere stata una botta al tendine. L'ingresso di Augello è stato propedeutico alla pressione di Coffy, giocatore interessante".

FELICI - "Avrei potuto far entrare Felici, ma ho pensato non fosse la gara giusta per lui. Sono contento del punto, è un segno di continuità".

PRATI - "Ha fatto una partita intelligente, di qualità. E' cresciuto anche fisicamente".

EMOTIVITÀ - "Diciamo che questo aspetto è legato anche all’inerzia della partita. Quando giochiamo in casa, vogliamo sempre dare qualcosa in più ai nostri tifosi. Nelle ultime tre partite contro Atalanta, Juventus e Bologna abbiamo adottato una strategia più attendista per togliere spazi agli avversari e ripartire in contropiede. In casa, invece, cerchiamo di fare il nostro gioco, anche se questo può esporci a qualche rischio in profondità. Dopo il gol subito, abbiamo avuto fretta di ribaltare il risultato, invece di restare lucidi e gestire meglio la situazione. Stiamo cercando di migliorare il nostro possesso palla e, con il tempo, cercheremo di farlo sempre meglio".

IDENTITÀ - "Noi abbiamo un'identità nostra. Ho provato anche ad inserire un attaccante con un trequartista. Abbiamo comportamenti consolidati. I fischi? Non li interpreto in maniera negativa. Abbiamo 26 punti, un buon bottino e cercheremo di farne di più. I fischi sono sintomo di una tifoseria appassionata".

RITIRO - "E' terminato e domani già ci alleneremo, per poi concedere un giorno e mezzo di riposo".

VIEIRA - "Abbiamo parlato del nostro ruolo e sul tipo di campionato che stiamo affrontando. Io lo stimo molto, mi piace il suo modo di porsi e il suo approccio al calcio. È sempre un piacere parlare con lui".

DOVE MIGLIORARE - "Sicuramente dobbiamo migliorare. I ragazzi lo sanno. Dobbiamo arrivare a giocare con intensità per più di mezz’ora. Non è facile, perché affrontiamo squadre organizzate e forti, ma anche loro hanno punti deboli. Paradossalmente, una delle nostre migliori manovre è stata proprio quella che ci ha portato al pareggio, con una costruzione ragionata prima di attaccare lo spazio. Dobbiamo imparare a verticalizzare quando serve per raccogliere le seconde palle e ripartire velocemente, ma anche a gestire il possesso per stanare l’avversario. I ragazzi hanno cercato di fare entrambe le cose, si può ancora migliorare, ma questa è la strada giusta".

REAZIONE - "Ricordiamo che contro le big manifestiamo uno spirito diverso, non possiamo andare troppo alti, perchè rischi di prendere tre goal. La nostra intenzione è quella di utilizzare anche strategie diverse. A Bologna non ci saremo dovuti disunire dopo l'1-1. I ragazzi hanno dimostrato di lavorare sulle due strategie, ma possiamo fare meglio".