ROWE - "Non so cosa vi aspettavate. A me il suo primo tempo a Lecce è piaciuto: esordiva dal primo minuto in una trasferta difficile. Ci vuole tempo per ambientarsi ed io non mi aspettavo nulla di più da quello che ho visto. Tutto e subito non si può avere. Per me tra qualche settimana farà gol, perderà qualche pallone in meno, ridurrà gli errori e alzerà la qualità. Serve solo pazienza ma sono certo che arriverà".
SINGOLI - "Quando sono arrivato lo scorso anno sono andati via 5 titolarissimi. È normale che ci siano difficoltà nell'applicare quello che chiede l'allenatore. Siamo passati attraverso gli errori rimanendo a testa bassa e pedalando passando per molti pareggi, per la brutta sconfitta di Napoli. Quest'anno la situazione è analoga: sono andati via due giocatori importanti, ma sono certo che piano piano arriveremo a livello dello scorso anno: Heggem e Vitik cresceranno, il mancino di Bernardeschi farà la differenza, l'uno contro uno di Rowe sulla fascia ci darà soddisfazioni, Immobile si riprenderà".
NDOYE - "Ogni fine allenamento Dan arrivava con le sagome in mano e iniziava a perfezionare il suo tiro in porta rischiando anche di infortunarsi. L'applicazione c'è da parte di tutti, ora serve la fame di arrivare. Vlahovic aveva la stessa fame di Dan e ad ogni fine allenamento si fermava a calciare in porta. Dan aveva fatto questo passaggio mentale ed è riuscito a diventare il giocatore che si è dimostrato lo scorso anno. Serve mettere nel bagaglio qualcosina in più oltre al normale compito di applicazione: i nostri esterni devono essere attaccanti aggiunti".
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