sosfanta squadra bologna Castro: “Gattuso non mi chiama, nel cuore ho l’Argentina! La verità sull’Al Hilal, Immobile, Lautaro…”

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Castro: “Gattuso non mi chiama, nel cuore ho l’Argentina! La verità sull’Al Hilal, Immobile, Lautaro…”

Daniele Burigana
L'attaccante del Bologna Santiago Castro ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport parlando di mercato, futuro e compagni. Ecco le sue parole.

L'attaccante del Bologna Santiago Castro ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport parlando di mercato, futuro e compagni. Ecco le sue parole.

PULLMAN SCOPERTO - "Sarei disposto a guidarlo io il prossimo pullman, davvero: poi non so dove finiamo (e sorride, ndr), ma per una vittoria mi metterei al volante. Abbiamo quattro competizioni quest’anno…".

OBIETTIVI - "Assolutamente si. É troppo bello. Io amo vincere, con questa squadra si può fare ancora. Pensi che odio perdere anche solo a carte. In Argentina giochiamo al “Truco”: delle lotte...".

PROVOCATORE - "Ora meno, penso a migliorarmi sul campo, a fare gol e i movimenti giusti. Sono ancora piccolo ma quando ero ancora più piccolo ero terribile: avevo 4-5 anni e andavo a giocare la sera coi bimbi di 7-8. E andavo dritto, deciso, litigavo…".


GATTUSO - "No, non mi ha chiamato. Ma si sa: ho l’Argentina nel cuore".

NAZIONALE ITALIANA - "Teoricamente. Ma tornare ad allenarmi con l’Argentina è sogno e obiettivo".

SOULE AZZURRO - "Conosco bene Mati e anche la sua famiglia. Ragazzo d’oro, giocatore forte ma mi fermo qui: saprà bene lui cosa sia giusto scegliere".

ARGENTINA - "In allenamento un compagno infila il piede fra me e il pallone, colpisco lui: i legamenti del piede coinvolti, edema osseo, il mio piede era rosso e viola, non riuscivo a camminare. Ha ragione Italiano quando dice che gli ultimi mesi li ho giocati su un piede solo. E ho avuto paura di non giocare la finale di Coppa Italia, ma l’ho fatta. Ce l’abbiamo fatta".

RICORDI COPPA ITALIA - "Pallone lungo calciato dal Milan e io che dentro di me dico “Fischia, dai fischia!”. Ecco: quando l’arbitro ha fischiato è diventato tutto vero. Lì".

BOLOGNA - "Che qui è una famiglia nella quale si sta bene, c’è un gruppo che sa quello che vuole, che si aiuta. Sa perché non abbiamo paura? Perché abbiamo maturato, tutti assieme, la forza di chi – unito – fa il calcio che gli piace, contro tutto e tutti. Anche quando le cose iniziano nella maniera sbagliata come accaduto quest’anno. Italiano? Mi ha migliorato moltissimo: mi ha fatto capire il gioco di squadra, i movimenti, l’attacco all’area, tante cose".

PISA - "La gamba sta tornando, la ferocia non manca, la voglia di vincere è sempre lì".

LUCIO DALLA - "La canto spesso, “Caro amico ti scrivo”. Ma anche “Poetica” di Cremonini, la canzone che si sente quando vinciamo. Il Dall’Ara è magico. Sappiamo che in casa abbiamo dei numeri clamorosi, strepitosi, c’è un feeling con la gente che è roba da vedere oltre che da vivere. Adesso dobbiamo cominciare nuovamente ad affrontare le trasferte per bene. Ma sì, stiamo tornando quelli di un anno fa. Ma non mi chieda di cantare, grazie…".

LAUTARO - "Parliamo di paragoni con un grandissimo giocatore, è solo un onore. Li ho ascoltati, accettati ma io voglio essere io".

AL HILAL - "Sì, mi hanno chiamato. E’ vero. Mo ho voluto restare qui per completare la mia crescita e perché è da qui che voglio tornare in Nazionale e magari vivere quello che è il mio sogno: il Mondiale".

MERCATO - "Ho sempre pensato al Bologna. Contento di poterlo fare. In questo Bologna ci si diverte giocando a calcio. E quando ti diverti le cose vengono meglio".

IMMOBILE - "La pressione mi piace ed è un privilegio. Io e lui parliamo tanto, è un top, mi aiuta e mi insegna. Tradotto: è uno stimolo".

I NUOVI - "Berna, come Ciro, mi aiuta: dentro e fuori dall’area. Rowe mi insegna l’inglese, giocare contro Vitik ed Heggem è un bel test e Zortea mi consiglia nel recupero delle energie fuori dal campo".

DOMINGUEZ - "Lui fa le cose per bene. Aspettate, aspettate…".

GOL DA SOGNO - "In rovesciata l’ho fatto nel Velez, di tacco col Genoa. Quindi? Va benissimo anche che mi rimbalzi in faccia: ma che vada dentro mentre vesto la maglia dell’Argentina".