PRIMA IMPRESSIONE - "Ho battuto molto sull'intensità e sul DNA dell'Atalanta. Ho cercato di far ritrovare un po' quell'identità fatta di sacrificio e grinta: ciò che ha contraddistinto da sempre l'Atalanta stessa. Abbiamo poco tempo, ma dobbiamo ottenere il massimo: sono felice di aver trovato un gruppo con grandi valori tecnici e umani".
TOP CLUB - “Ho studiato tanto, imparato altre lingue, migliorato. Ho aspettato l’Atalanta perché è un top club. Ho avuto tante chiamate in questi mesi ma appena la Dea mi ha chiamato abbiamo capito subito di essere sulla stessa linea d’onda, abbiamo stessi obiettivi. Vogliamo tronare a battagliare su tutti i campi”.
IDEE - “Ho un ottimo rapporto con Juric e lo ringrazio perché ho trovato la squadra in ottima condizione fisica, è stato fatto un ottimo lavoro su cui ripartire. Ogni allenatore ha le proprie idee, cercherò di inserire qualcosa di mio che ritengo giusto. Dogma di questa società è di giocarsela con tutti, dare il massimo, voglio una squadra coraggiosa e intensa. Sono cose che dobbiamo lavorare ma mi lascia tranquillo che il gruppo ha grande voglia di lavorare, dedizione e partecipazione. Serve una voglia di rivalsa nel gruppo, l’Atalanta non merita questa posizione ma serve dimostrarlo sul campo”.
ROSA - “Ho cercato di conoscere i ragazzi e la società in poco tempo. Da domani saranno tutti a disposizione. A me interessa pensare al Napoli, la prima partita. Sappiamo che abbiamo tre competizioni e abbiamo una rosa competitiva e ampia, sono convinto che tutti possono giocare in questa squadra ma dipende chi mi dimostra ogni settimana che lo meritano. Ogni giorno è un test, non esistono titolari o riserve”.
ATTACCANTE - “Credo in tutti gli attaccanti. Scamacca ha caratteristiche specifiche così come Krstovic. Devono capire che negli allenamenti devono spingere al massimo. Non guardo troppo i gol ma le prestazioni”.
OBIETTIVO - “Il nostro obiettivo è riportare l’Atalanta in Europa. La rosa è forte e la società ha fatti grandi investimenti, credo molto in loro, questa squadra deve e può fare di più. Adesso però la nostra mentalità deve essere testa bassa e pedalare”.
SPIRITO - “Le mie esperienze precedenti sono state formative, ma ora devo dimostrare che l’Atalanta è un orgoglio per me. Dobbiamo rispecchiare lo spirito dei bergamaschi: andare forte, dare il massimo ogni partita, sacrificarci”.
ALLENAMENTI - “Avendo 14 nazionali abbiamo giocato con pochi giocatori ma mi è servito tanti per le relazioni e conoscerli. Abbiamo lavorato sull’empatia una settimana, ora lavoriamo su concetti e principi che vorrei vedere già da sabato. Mi piace spingere la squadra e i ragazzi, sono soddisfatto perché rispondono bene”.
MODULO - “Non sono un integralista, ma sono aperto a capire caratteristiche dei calciatori cercando di ottenere il massimo da loro e metterli in condizione di dare il massimo. Metto sempre al primo posto la squadra. Credo questa squadra sia stata formata per giocare con un 3-4-2-1 o con un 3-4-1-2 all’occorrenza, ma questa squadra conosce bene il sistema di gioco. La squadra è forte, c’è solo da lavorare e ottenere i risultati”.
LOOKMAN - “Credo tanto in Lookman, è un calciatore forte che può fare la differenza. Ho telefonato a tutti i calciatori in nazionale, ho voluto parlare con tutti e lui al rientro si è presentato bene. Valuterò il suo impiego in base ad allenamenti e quello che mi dirà il campo”.
GASPERINI - “Gasperini per me è stato un maestro, ma ora devo guardare avanti. C’è tanto lavoro da fare. Lui qui è stato unico insieme alla società hanno fatto qualcosa di indelebile. Abbiamo tre competizioni da affrontare e serve lavorare sodo”.
MALDINI - “Io punto su tutti, ho 22 giocatori e 3 portieri. Credo tanto in Daniel Maldini così come Sulemana o Lookman. Maldini sa cosa chiedo ma non guardo in faccia nessuno, per me gioca chi merita. Sono le partite a darmi le risposte”.
SOCIETÀ - “La società è sempre presente, li sento al mio fianco. Questo è unico, crea un legame familiare in questa società, dobbiamo portarla avanti. Insieme siamo più forti”.
PREMIER LEAGUE - “Sono stato in Inghilterra per imparare tanto sia la lingua che di calcio. Per me Arteta è uno dei migliori, mi ha colpito tantissimo”.
REPARTO OFFENSIVO - “Non giudico il lavoro fatto in passato, io mi baso su quello che ho nella squadra. C’è un potenziale offensivo incredibile. Voglio che quinti chiudano di più l’azione, i gol degli attaccanti, riempire l’area".
CONTRO IL NAPOLI - “Voglio che la squadra giochi di squadra. Si attacca tutti insieme e si difende tutti insieme. Una squadra sfrontata, consapevole dei propri mezzi, dimostrare la nostra mentalità”.
AMBIENTE - “Mi piace conoscere il cuore della città, la realtà e la mentalità. Voglio conoscere le persone, devo trasmettere alla squadra tutto ciò in modo che rispecchi il dna della gente”.
LAVORO - “Non si smette mai di imparare, possono crescere tutti sotto ogni aspetto. Sono molto esigente negli allenamenti, si lavora sodo e si fa fatica. Poi sta ai singoli crescere, l’importante passino i concetti chiari. Ho già esperienza dove andare a cercare intensità. fare tre competizioni ti permette di lavorare poco ma ci sono giorni prestabiliti dove cercare quei lavori lì. Si può costruire tanto. Per me più lavorano e più riescono a esprimersi al meglio in campo”.
MERCATO - "No, il mio obiettivo è conoscere al meglio i ragazzi. Ho già una rosa forte, poi su tutto il resto c'è tempo. Quello che m'interessa è lavorare sulla mentalità della squadra: i calciatori sono rimasti dispiaciuti. Ora serve reagire, toccare i tasti giusti per risollevare la squadra: non vedo l'ora di scendere in campo".
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