sosfanta squadra atalanta Juric risponde a Carnesecchi: “Ha sbagliato, parlare meno e lavorare di più! Lookman e Scamacca…”

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Juric risponde a Carnesecchi: “Ha sbagliato, parlare meno e lavorare di più! Lookman e Scamacca…”

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Ivan Juric, tecnico dell'Atalanta, ha parlato ai microfoni di DAZN, Sky e in conferenza stampa dopo la partita contro la Cremonese. Ecco le sue parole. 
Marco Astori

Ivan Juric, tecnico dell'Atalanta, ha parlato ai microfoni di DAZN, Sky e in conferenza stampa dopo la partita contro la Cremonese. Ecco le sue parole.

LA GARA - "Il primo tempo non mi è piaciuto per nulla, forse la prima volta in stagione in cui posso dirlo senza attenuanti. Siamo stati lenti, poco reattivi, e anche se abbiamo avuto qualche occasione non siamo mai riusciti a incidere. Nel secondo tempo, invece, la squadra è tornata a giocare come sa: abbiamo creato tantissimo, come spesso ci capita, ma senza riuscire a finalizzare. Poi, come accade nel calcio, prendi un contropiede e devi accontentarti del pari. Ma la squadra c’è, crea sempre tanto, e su questo non posso che essere soddisfatto".


PROBLEMI - "In questo momento ci manca un po’ di smalto, inutile negarlo. Scamacca lo stiamo reinserendo gradualmente, e ogni volta cresce un po’ di più. Lookman, dopo l’estate complicata, sta lavorando per ritrovare la forma. Sono giocatori che negli anni scorsi facevano la differenza e risolvevano le partite, oggi non sono ancora al top e questo incide. Ma la squadra, nel complesso, sbaglia poco o nulla: crea tantissime occasioni, gioca, lotta, ma non riesce a trasformare tutto questo in gol. È una questione di brillantezza, non di qualità o di impegno. Manca ritmo? Il primo tempo sì, assolutamente. Lì è mancato ritmo, reattività, aggressività sulle seconde palle. Quando perdi quei duelli, giochi male anche tecnicamente. Ma è diverso dire “manca impegno”. Impegno non è mai mancato: questi ragazzi si allenano durissimo e giocano ogni tre giorni con grande dedizione. Oggi il problema è stato l’intensità, non la voglia. Nel secondo tempo abbiamo ritrovato l’energia giusta e si è visto: abbiamo costruito il doppio delle occasioni e imposto il nostro gioco. Peccato non aver capitalizzato".

LOOKMAN - "Pian piano si sta ritrovando. Un mese fa lavorava con grande impegno per recuperare la condizione, ora sta entrando nel ritmo giusto. Il problema è che giochiamo ogni tre giorni: il tempo per allenarsi davvero è poco, poi lui va anche in nazionale, rientra tardi… quindi non è semplice. Ma sono convinto che presto tornerà devastante come lo conosciamo. La squadra gioca per lui, lo cerca tanto, e lui lo sa: in queste ultime quattro o cinque partite ha avuto 30-40 situazioni da finalizzare, e quando ritroverà la miglior forma tornerà a risolverle come in passato".

MOMENTO - "Quando si parla di "momento difficile" sembra quasi una crisi, ma non è così. Con tutta sincerità, il primo tempo non mi è piaciuto: siamo stati lenti, poco reattivi. Forse la fatica della Champions si è fatta sentire, ma anche chi non aveva giocato non è entrato con l’atteggiamento giusto. Nel secondo tempo, invece, la squadra ha reagito alla grande, ha creato tantissimo come al solito, ma ci è mancata la cattiveria giusta per vincere. Abbiamo prodotto tante occasioni, con 20-25 tiri verso la porta, ma quando non segni, il calcio poi ti punisce. È frustrante, ma resta una prestazione di valore".

RISPOSTA A CARNESECCHI - "Guarda, con Tony e Luca Percassi ci parliamo ogni giorno, analizziamo tutto. Marco è un bravissimo ragazzo, sta facendo benissimo, ma in questo caso ha sbagliato: deve concentrarsi sul suo lavoro, parare, crescere. Parlare meno e lavorare di più. Non è questione di impegno, perché questi ragazzi stanno lavorando durissimo, giocano ogni tre giorni e danno tutto. Semplicemente, in questo momento non riusciamo a trasformare quanto creiamo. È un discorso tecnico, non mentale. È chiaro che quando crei tanto e non vinci da un po’, dà fastidio, ma bisogna restare lucidi". Qui le parole di Carnesecchi.

ATTACCANTI - "Problema di fiducia o condizione? Un po’ di entrambe le cose. Penso a Lookman, che ha vissuto un’estate particolare e non è ancora al top. Scamacca rientra piano piano, ma non è ancora nella sua forma migliore. Abbiamo avuto tante situazioni favorevoli e non le abbiamo sfruttate. Ci lavoriamo ogni giorno, ma non è facile: in certe partite la palla non entra e serve solo continuare a insistere":

PROSSIME GARE - "Saranno sfide vere, con squadre forti che non si chiudono dietro. Paradossalmente può essere un vantaggio per noi: ci troveremo più spazi e potremo esprimerci meglio. Contro formazioni come la Juve o il Bruges abbiamo fatto partite splendide, anche con tante assenze. Lazio, Slavia e Cremonese, invece, sono state occasioni sprecate: partite dominate ma non vinte. Mi dà fastidio, ma sono convinto che la squadra reagirà. Bisogna migliorare, sì, ma anche avere fiducia in quello che facciamo".

LAVORO - "I ragazzi lavorano tanto, ci mettono tutto: concentrazione, applicazione, sacrificio. Ma davanti ci manca quella lucidità nei momenti decisivi. Servono calma e precisione per trasformare in gol tutto ciò che costruiamo. Abbiamo avuto numeri impressionanti, ma il calcio è questo: se non segni, ti resta l’amaro in bocca. Non posso rimproverare nulla sul piano dell’impegno, ma bisogna alzare la cattiveria sportiva".